Dopo sette giorni intensi al volante della nuova Tesla Model 3 Highland RWD (Rear-Wheel Drive, ovvero trazione posteriore), possiamo confermare che la “piccola” di Elon Musk continua a rappresentare uno spartiacque nel panorama automobilistico, soprattutto nella sua versione aggiornata. Per aiutarvi a capire se può rappresentare oppure no la vostra prossima auto, vi raccontiamo la nostra esperienza diretta, analizzando pregi, difetti e – soprattutto – l’incredibile convenienza economica che questo modello offre attualmente sul mercato italiano, ancora di più per chi risiede in Lombardia.
Come accennato, oggetto della nostra prova è la versione più economica attualmente disponibile nella gamma Tesla. Va detto che nel portfolio del costruttore americano si sente ancora la mancanza di un’auto più compatta oltre che più accessibile economicamente. In un paese come l’Italia, caratterizzato da centri urbani con strade strette e una tradizione di citycar, questo vuoto nell’offerta si percepisce. A tal proposito, l’azienda ha recentemente riconfermato che prevede di lanciare una versione più economica del suo SUV più venduto, la Model Y, nella prima metà di quest’anno. L’annuncio potrebbe quindi arrivare a breve, colmando questo gap strategico.
Torniamo però alla nostra prova e parliamo di come è andata questa settimana con Tesla Model 3.
Indice:
- Spazi, materiali e comodità: miglioramenti a tutto tondo
- L’interfaccia di guida è diversa dal solito
- Efficienza e autonomia da prima della classe
- Facciamo due conti: una riflessione sul prezzo e sul costo totale di possesso
- Un’opportunità ancora più interessante per i residenti in Lombardia
- Conclusioni: Tesla Model 3 è l’auto più conveniente da comprare oggi, nel 2025?



Spazi, materiali e comodità: miglioramenti a tutto tondo
La prima impressione salendo a bordo di Tesla Model 3 modello Highland, quindi il refresh reso disponibile a settembre 2023, è quella di un miglioramento a 360°, tanto nelle line, tanto nei materiali quando più semplicemente nell’acustica, rispetto alla versione precedente. L’abitacolo risulta incredibilmente silenzioso, una caratteristica che abbiamo potuto apprezzare particolarmente negli spostamenti urbani quotidiani. Il traffico milanese, con i suoi clacson e motori rumorosi, resta fuori dall’abitacolo, creando una sorta di bolla di tranquillità che trasforma ogni viaggio in città in un’esperienza quasi rilassante.
La guida cittadina si è rivelata essere un terreno facile per questa berlina elettrica. Le accelerazioni rapide – sempre in sicurezza, s’intende – permettono di districarsi nel traffico con una fluidità sorprendente. La funzione “one pedal“, che consente di guidare utilizzando prevalentemente il solo pedale dell’acceleratore, rilasciandolo per frenare, è una conferma: rallentare, fermarsi e ripartire diventa un gesto fluido e semplice che, dopo qualche giorno, entra nella memoria muscolare rendendo il traffico stop-and-go molto meno stressante. Allo stesso modo sulle autostrade dove si può far intervenire l’autopilot per delegare anche questa attività all’intelligenza artificiale dell’auto, di contro ci richiede solo di prestare attenzione e mani sul volante.
La sicurezza è punto fermo in Tesla e lo si nota anche dal sistema degli avvisi ADAS tale per cui se ci rileva distratti alza la soglia di sicurezza allarmandoci di qualsiasi situazione pericolosa possa avvenire considerando anche il nostro tempo di reazione e di “risveglio” dalla distrazione. C’è chi trova gli avvisi ADAS eccessivi ma, considerando che si parla di evitare incidenti, tamponamenti o situazioni pericolose, ben venga. Se poi siete fermi al semaforo, magari distratti, e il verde scatta senza che ve ne accorgiate, il sistema vi segnala prontamente con un avviso sonoro. Un dettaglio rende evidente quanto possa risultare utile nell’uso quotidiano.
Passando all’ergonomia, i sedili si regolano automaticamente in base al guidatore (basta pre-configurare un profilo per conducente, il conducente viene riconosciuto tramite Smartphone), ben costruiti, traforati, e ora con la funzione di raffrescamento (oltre che riscaldamento), una piacevole novità nelle giornate più calde, aggiungendo un ulteriore livello di comfort. Il contesto urbano, spesso vissuto come stressante con un’auto tradizionale, assume così una dimensione completamente diversa: guidare tra i palazzi diventa quasi piacevole, trasformando persino il classico “giro per commissioni” in un momento ben poco stressante.



Forse grazie anche alla spaziosità della Model 3, un altro punto di forza che abbiamo potuto “stressare”. Il bagagliaio posteriore, con i suoi 594 litri di capacità accessibili attraverso un ampio portellone, ha accolto senza problemi passeggino, spesa settimanale e borse varie durante le più comuni commissioni. A questo si aggiunge il pratico “frunk”, il bagagliaio anteriore che sfrutta lo spazio dove tradizionalmente si troverebbe il motore termico, ideale per riporre il cavo della wallbox o piccoli oggetti che non si vogliono lasciare in vista.
Ma la vera star dell’abitacolo è senza dubbio il tetto vetrato panoramico, un elemento che ipnotizza sia adulti che bambini, specialmente quando piove. Va detto però che proprio esso rappresenta uno dei limiti di quest’auto. In una giornata di sole, seppur primaverile, è bastata qualche ora di parcheggio all’aperto per ritrovarlo rovente. Certo, il sistema di climatizzazione funziona bene ed è potente (persino troppo in alcune situazioni), ma la sensazione di calore che scende dall’alto rimane percepibile. Il nostro consiglio? Procurarsi una copertura per il tetto vetrato quanto prima.
Un aspetto che potrebbe sembrare secondario invece, ma che abbiamo apprezzato enormemente, è stato parcheggiare nel box e ritrovare all’uscita un’aria respirabile, non viziata dai gas di scarico. Con una bambina al seguito, questo fa davvero piacere: non dover attraversare una nube tossica ogni volta che si esce dall’auto (seppur sia a Metano la mia attuale daily use) è un piccolo lusso quotidiano che si apprezza solo quando lo si sperimenta.
L’interfaccia di guida è diversa dal solito
L’interazione con l’auto avviene quasi esclusivamente tramite il touchscreen centrale da 15.4 pollici, un sistema reattivo e completo che continua a rappresentare il cuore dell’esperienza Tesla. La risoluzione è eccellente e la fluidità di navigazione nel menu impressionante, resta il riferimento sul mercato, senza eguali in termini di UI, UX e qualità, sia software che del pannello.
La scelta di eliminare le tradizionali leve per indicatori di direzione e tergicristalli rimane però controversa. Le frecce si attivano ora tramite pulsanti sul volante, una soluzione che, dopo una settimana di utilizzo, continuiamo a trovare meno intuitiva e pratica rispetto al classico comando a leva, specialmente durante le manovre o nelle rotatorie. La motivazione sulla concezione di questo sistema risulta però chiara: mano sul volante, telecamera che si attiva sul Pad, autopilot attivo e non serve muovere nessun altro muscolo, ma se a guidare tocca a noi non è sempre pratico. È una di quelle scelte di design che dividono: minimalismo e pulizia estetica contro ergonomia e immediatezza d’uso. Ci si fa l’abitudine ma capiterà sempre la volta che non si riesce ad individuare facilmente il tasto giusto magari perché stiamo girando il volante per impegnare una rotonda o una svolta. Sulla nuova Tesla Model Y sono tornate le leve e spariti di nuovo i pulsanti, ma ci viene da pensare: che la soluzione migliore sia quella di avere entrambi a scapito del minimalismo?
Un’altra nota “stonata”, o per lo meno da sapere, è la mancanza di integrazione nativa con Apple CarPlay e Android Auto. Tesla continua a puntare sul proprio ecosistema software, che per quanto valido limita la personalizzazione per chi è abituato alle app del proprio smartphone. È per forza necessario? No, ma sarebbe una possibilità in più apprezzata. In questo senso la sensazione, in stile Apple, di “Walled garden” si fa sentire: un giardino bellissimo ma recintato.
Efficienza e autonomia da prima della classe
La vera forza della Model 3 resta poi l’efficienza energetica, un aspetto in cui Tesla continua a eccellere rispetto alla concorrenza. Nonostante il nostro utilizzo prevalentemente urbano, con frequenti accelerazioni per districarci nel traffico cittadino, i consumi sono rimasti sorprendentemente contenuti, attestandosi sui 14-15 kWh/100 km – un valore davvero notevole. Milano non è una città grande ma abbiamo potuto girarla tranquillamente diversi giorni senza sentire la necessità di ricaricare.
La gestione della ricarica poi si conferma uno dei punti di forza dell’ecosistema Tesla. Durante la settimana di test abbiamo utilizzato principalmente i Supercharger che sono di una facilità d’uso indescrivibile ma è possibile ricaricare anche a casa (con wallbox), con la stessa semplicità plug&play. Niente app da scaricare, contratti da attivare o tessere da strisciare: basta collegare il cavo e la ricarica parte automaticamente.
La possibilità di pianificare i viaggi con le soste di ricarica integrate nel sistema di navigazione è un altro plus che rende l’approccio ai lunghi tragitti molto più rilassato rispetto ad altre elettriche. Durante un breve viaggio fuori città, il sistema ha calcolato con precisione l’autonomia residua all’arrivo, il che evita qualsiasi tipo di ansia.



Facciamo due conti: una riflessione sul prezzo e sul costo totale di possesso
Arriviamo al punto che sta facendo della Model 3 Highland RWD un caso di studio anche a distanza di tanti mesi dal lancio: il rapporto qualità-prezzo attuale sul mercato italiano. L’applicazione del “Bonus Tesla” di €4.000 porta il prezzo di partenza a €35.990 (escluse spese accessorie), posizionando questa berlina elettrica premium in diretta concorrenza con modelli termici e ibridi di categoria inferiore.
- Prezzo base con Bonus Tesla: € 35.990
- Spese di immatricolazione e consegna: € 980
- Contributo PFU: € 5,09
- Prezzo finale chiavi in mano: € 36.975,09
Considerando che parliamo di un’auto con prestazioni brillanti (0-100 km/h in 6.1 secondi), tecnologia all’avanguardia e materiali di qualità, già il prezzo d’acquisto rappresenta un valore eccezionale. Ancor di più se si considera il costo totale di possesso.
In Italia, i veicoli elettrici beneficiano dell’esenzione dal bollo per i primi 5 anni (permanente in Lombardia e Piemonte) e di una riduzione successiva. Nel nostro caso, da residenti milanesi, questo si traduce in un risparmio di circa €200 all’anno… per sempre!
I costi energetici per la ricarica, soprattutto domestica, sono significativamente inferiori al costo del carburante. Nel nostro caso abbiamo Octopus Energy con tariffa fissa a 0,121€/kWh con costi di gestione pari a 84€ all’anno (ovvero 7€ al mese). Facendo due calcoli:
- Tesla Model 3 Highland RWD ci ha offerto circa 420 km con il 100% di batteria, pari a 60 kWh;
- Considerando una ricarica completa il costo è pari a 60 kWh x 0,20€ kWh (per eccesso, considerando perdite, contatore e oneri) = 12€, a cui possiamo “distribuire” 1-2€ di costi fissi aggiuntivi sui 7€ da contratto;
In buona sostanza con 1€ percorrete circa 30 Km oppure il costo per 100 Km è pari a 3,33€, significativamente inferiore rispetto alla media di una termica che si aggira intorno 10-12€.
Il discorso è però molto diverso se si ricarica alle colonnine dove il prezzo, specialmente in Italia, è così alto da rendere al momento molto meno conveniente il passaggio all’elettrico; finché la situazione non cambierà, se questo è l’unico modo in cui potrete ricaricare, ve lo sconsigliamo, dato che le tariffe medie si aggirano in media sui 0,65€ al kWh con l’unica eccezione dei supercharger di poco sopra ai 0,40€ al kWh.
Infine, per tornare al costo totale di possesso, la manutenzione è oggettivamente semplificata: niente cambio olio, filtri carburante, cinghie di distribuzione o sistemi di scarico da sostituire. Stime parlano di un risparmio di circa €2.500 sui primi 5 anni di manutenzione rispetto a un’equivalente berlina termica. La manutenzione che non dovrete saltare? Il cambio dei filtri dell’aria.


Un’opportunità ancora più interessante per i residenti in Lombardia
Per chi risiede in Lombardia, la situazione diventa ancora più interessante grazie al Bando “Rinnova parco veicolare 2025” (Linea A per cittadini), che prevede un contributo a fondo perduto fino a € 3.500 per l’acquisto di un’auto elettrica a fronte della rottamazione di un veicolo inquinante (benzina/metano/GPL Euro 0-2, diesel Euro 0-5) posseduto da almeno 12 mesi.
Questo bonus rottamazione è cumulabile con il Tesla Bonus andando così a risparmiare fino a 7.500€ sull’acquisto della nuova Tesla Model 3. Il tutto è ancora più conveniente in questo momento per chi opta per il finanziamento dato che il tasso (TAN) è solo al 2,99%.
Conclusioni: Tesla Model 3 è l’auto più conveniente da comprare oggi, nel 2025?
Dopo una settimana di utilizzo intensivo, misto, la nostra risposta è un deciso sì. Tesla Model 3 Highland RWD rappresenta attualmente una delle proposte più ricche sul mercato automobilistico italiano, con un rapporto qualità-prezzo che sfida direttamente anche le berline termiche premium.
Certo, permangono alcuni punti da attenzionare come le scelte di controllo minimaliste, il vetro panoramico che si scalda molto facilmente e qualche dettaglio in questa recensione espresso, ma l’esperienza complessiva è decisamente superiore alla media. La silenziosità dell’abitacolo, il comfort dei sedili, la spaziosità, gli avvisi ADAS, le telecamere, l’esperienza software e l’acustica rendono ogni viaggio realmente meno stressante e faticoso.
Se dopo questa recensione non avete più dubbi, non resta che recarvi sul configuratore Tesla online per prenotare la vostra Model 3.
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