La tecnologia di reCAPTCHA di Google è stata un ottimo strumento per i webmaster che hanno avuto vita facile ad allontanare i bot sui loro siti ma spesso a scapito dell’esperienza dell’utente. Il sistema infatti non consente un immediato riconoscimento ma prevede alcuni test legate a del testo o a delle immagini. Il gigante della ricerca sta però cercando di risolverlo annunciando un aggiornamento del suo strumento di verifica.

Il suo nuovo sistema reCAPTCHA ora assegnerà solo un punteggio di rischio ai visitatori del sito senza richiedere la loro interazione. Ciò significa che con il reCAPTCHA aggiornato (versione 3), gli utenti del sito non hanno più bisogno di strizzare gli occhi al testo distorto o fare clic su flussi di immagini raffiguranti negozi o semafori per dimostrare che non sono un robot.

Nell’ultima versione della tecnologia, un’analisi di rischio adattiva viene eseguita in background per esaminare il comportamento degli utenti per attività irregolari su diverse pagine di un sito web.

Lo fa con un nuovo sistema di tag chiamato Action, che può essere aggiunto alle pagine Web per la protezione in modo che i webmaster siano in grado di vedere quali parti specifiche del loro sito stanno ricevendo traffico sospetto.

Con i tag Action, i webmaster possono richiedere ai visitatori del sito di sottoporsi all’autenticazione a due fattori o alla verifica telefonica per la convalida dell’identità in relazione ai punteggi di rischio calcolati.

Ai visitatori verranno assegnati questi punteggi in base al loro comportamento sul sito, dove zero è il più basso (cattivo) e uno il più alto (buono). Ciò consentirà agli amministratori del sito di eseguire azioni personalizzate sugli utenti in base al punteggio di rischio.

In parole povere, Google ha trovato un modo per rendere il sistema reCAPTCHA tanto utile per la sicurezza quanto facile da usare per gli utenti.