Il 31 luglio 2019, Facebook aggiornerà le proprie Condizioni d’uso per illustrare con maggiore chiarezza il modo in cui il social network guadagna e quali sono i diritti riconosciuti agli utenti che lo utilizzano.

I nuovi termini, la cui anteprima è già accessibile attraverso questo link, scendono nel dettaglio su come l’azienda utilizza i dati personali per indirizzare gli annunci, cosa che sta diventando sempre più importante in preparazione delle campagne elettorali nei vari Stati:

Facebook non vende dati personali dell’utente agli inserzionisti e non condivide informazioni che identificano direttamente dell’utente (informazioni come il nome, l’indirizzo e-mail o altre informazioni di contatto dell’utente) con gli inserzionisti senza l’autorizzazione specifica dell’utente. Al contrario, gli inserzionisti possono indicarci elementi come il tipo di pubblico di destinazione delle proprie inserzioni e la piattaforma mostrerà tali inserzioni agli utenti che potrebbero essere interessati. Facebook fornisce agli inserzionisti report sulle prestazioni delle proprie inserzioni per consentire loro di comprendere in che modo gli utenti interagiscono con i loro contenuti.

Le nuove condizioni chiariscono anche che gli utenti mantengono la proprietà di foto e altri contenuti caricati su Facebook. La piattaforma si limita a rivendicare il diritto di far visualizzare tali contenuti in relazione ai prodotti di Facebook, un diritto che la società cede se un account viene eliminato.

Queste novità si sono rese necessarie per Facebook per meglio adattarsi al nuovo regolamento europeo del GDPR entrato in vigore a maggio 2018.