Abbiamo provato i nuovissimi Oakley Meta Vanguard, occhiali smart dedicati agli sportivi nati dalla collaborazione tra Oakley e Meta. Si tratta di occhiali intelligenti con videocamera integrata, pensati per essere utilizzati anche durante le attività sportive ad alta intensità, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici che ne migliorano la fruibilità. Non mancano poi soluzioni software interessanti, come l’integrazione con i dati provenienti dai dispositivi Garmin e da Strava, oltre a funzioni specifiche per la condivisione di contenuti sui social network. Costano 549 euro di listino e sulla carta hanno davvero tante potenzialità. Nelle prossime righe vi raccontiamo com’è andato il nostro test.
Cosa sono, in breve
Innanzitutto è bene chiarire il concetto che sta dietro ai Meta Vanguard. Si tratta di occhiali essenzialmente sportivi, pensati per la bici, la corsa, lo sci e in generale per tutte quelle attività all’aperto in cui è comodo avere degli occhiali da sole tecnici. La tecnologia delle lenti è la Oakley Prizm, la stessa che ritroviamo su molti altri modelli sportivi del brand, con tutti i benefici in termini di contrasto e visibilità.



A questo si aggiunge tutta la parte smart, che ruota attorno alla connettività Bluetooth e Wi-Fi con cui gli occhiali si collegano allo smartphone, su cui va installata l’applicazione Meta AI. All’interno della montatura trovano posto due altoparlanti Open-Ear, che si posizionano vicino alle orecchie e permettono di ricevere feedback vocali o ascoltare musica senza isolarsi dall’ambiente. Al centro dell’archetto è integrata una fotocamera da 12 megapixel per scattare foto e registrare video, mentre a gestire le richieste vocali c’è l’intelligenza artificiale di Meta, la stessa Meta AI che troviamo sugli altri occhiali smart del colosso americano. L’idea alla base è quella di creare un prodotto tutto in uno che supporti lo sportivo durante l’attività, permettendo al tempo stesso di raccogliere, registrare e condividere rapidamente clip e brevi video sui social network. Il quadro si completa con l’integrazione con dispositivi Garmin e con Strava, che consente di avere informazioni in tempo reale sull’attività che si sta svolgendo.

Costruzione e fit
Tutto molto bello sulla carta, ma trattandosi di occhiali pensati per lo sport ci siamo concentrati innanzitutto sul comfort durante attività fisiche anche ad alta intensità. Li abbiamo provati in particolare in bici e le sensazioni sono state positive: si sentono addosso un po’ di più rispetto a dei classici occhiali da ciclismo o da corsa, che spesso sono leggerissimi e quasi spariscono dal volto, ma qui entra in gioco tutta la parte smart che inevitabilmente incide su peso e ingombro.
La qualità costruttiva è ottima: sono certificati IP67, quindi resistono senza problemi ad acqua e sudore, e pesano 66 grammi. Il peso è distribuito in modo intelligente tra la zona centrale dell’archetto, dove è posizionata la fotocamera, e le aree vicino alle orecchie, così da evitare che gli occhiali si sbilancino troppo in avanti. La montatura è piuttosto rigida e tende a stringere sul volto, ma questo contribuisce a mantenerli ben stabili anche quando l’attività sportiva si fa più intensa, e da questo punto di vista ci riteniamo soddisfatti. Più che il peso è però forse la pressione dietro alle orecchie che sentirete diversa rispetto ad un paio di occhiali tradizionali e probabilmente vi costringerà a toglierli ogni tanto.










Gli occhiali integrano tre tasti fisici e un touchpad, tutti posizionati in maniera “tattica” e raggiungibili anche durante l’attività. I pulsanti sono rivolti verso il basso, quindi restano accessibili anche indossando il casco. Sull’asta destra troviamo il tasto per scattare rapidamente una foto, che se tenuto premuto avvia la registrazione video; nella stessa zona c’è il touchpad con cui regolare il volume tramite swipe o rispondere/rifiutare una chiamata in ingresso. Con i guanti l’interazione non è sempre immediata, ma vale la pena ricordare che tutte queste operazioni si possono eseguire anche tramite comandi vocali, che resta, a nostro modo di vedere, il modo più naturale e pratico per avviare o fermare le registrazioni e chiedere informazioni a Meta sull’attività in corso.
Sull’asta sinistra c’è il tasto di accensione e spegnimento, mentre nella montatura è integrato un LED bianco che segnala anche all’interno quando la videocamera è attiva, non è molto visibile e bisogna dirigere lo sguardo nell’angolo in alto a destra per scorgerlo, un’operazione che di sicuro non potrete permettervi scendendo su un sentiero in MTB. Frontalmente invece, appena sopra alla fotocamera, c’è il LED principale che segnala a chi vi sta intorno l’eventuale registrazione video in corso o foto scattata, è sempre un LED bianco e lampeggia quando si registra, si nota chiaramente anche all’aperto.

Molto curata anche la custodia di ricarica, un accessorio fondamentale perché permette di ricaricare gli occhiali semplicemente riponendoli al suo interno (ci vogliono circa 75 minuti da 0 a 100%). È un vantaggio perché evita di doversi portare dietro cavi aggiuntivi, ma comporta anche un certo ingombro e un po’ di peso extra, soprattutto se pensate di viaggiare leggeri per più giorni. All’interno è integrata una batteria che garantisce fino a 36 ore di autonomia complessiva per gli occhiali, mentre sulla custodia stessa è presente una porta USB-C per la ricarica. In confezione troviamo inoltre un sacchettino morbido per il trasporto e due ulteriori naselli, oltre a quelli già installati, per adattare meglio la calzata alla fisionomia del proprio volto.

Video e foto
La videocamera integrata negli Oakley Meta Vanguard utilizza un sensore da 12 megapixel abbinato a un’ottica grandangolare con field of view di 122°. Le foto vengono salvate alla risoluzione di 3024 x 4032 pixel, mentre i video – sempre rigorosamente in verticale – possono essere registrati in Full HD a 30 o 60 fps oppure in 3K a 30 fps, con la possibilità di attivare le modalità slow motion e hyperlapse.
Ogni clip può avere una durata massima di 5 minuti in 1080p a 30 fps, oppure 3 minuti in Full HD 60 fps o in 3K 30 fps. La stabilizzazione elettronica è regolabile su tre livelli (bassa, media, alta), ma il profilo più spinto è disponibile solo registrando in Full HD 30 fps. Tra le impostazioni troviamo anche due utili opzioni di ritaglio automatico: una per livellare l’orizzonte e una per escludere elementi di disturbo come il casco o la visiera che possono entrare nell’inquadratura.
















Interessante la funzione di acquisizione automatica collegando gli occhiali all’app Garmin: in questo modo vengono catturate automaticamente alcune foto e arricchite con una grafica in sovraimpressione che mostra i dati dell’allenamento (a scelta, dell’utente: distanza, ritmo, dislivello, tempo, cardio, forza, cadenza, tempo). La qualità delle foto è davvero buona, soprattutto in condizioni di luce favorevoli, con un livello di dettaglio più che adeguato per la condivisione social.
Per quanto riguarda i video, invece, il giudizio è più sfumato: nonostante gli occhiali siano ancorati al volto, che di suo tende già a smorzare parte dei movimenti, le vibrazioni si notano parecchio, a meno di non scendere al Full HD 30 fps con stabilizzazione al massimo. In pratica, per gli sport più dinamici la modalità meglio stabilizzata è anche quella meno definita, e qui avremmo gradito una stabilizzazione più efficace almeno in 3K 30 fps, perché il solo FullHD risulta un po’ limitante se volete clip fluide e spettacolari.
Le clip vengono poi trasferite sulla memoria dello smartphone quando gli occhiali vengono riposti nella custodia, oppure si può scegliere di forzare il trasferimento manualmente. I contenuti multimediali da qui si possono condividere direttamente oppure applicare un “Restyle”, cioè un editing mediato dall’AI che applica filtri e non solo, ottenendo clip di 10 secondi di effetto.
Funzioni smart
Per quanto riguarda la parte smart, questi occhiali sono sostanzialmente equiparabili ai Ray-Ban Meta. Possono collegarsi alle principali applicazioni per lo streaming musicale, come Spotify, Apple Music e Amazon Music, e sfruttano l’app Meta AI con la relativa intelligenza artificiale. Possiamo ad esempio chiedere all’assistente di identificare ciò che stiamo guardando, registrare dei promemoria vocali oppure, durante lo sport, se abbiniamo gli occhiali a un dispositivo Garmin, ottenere informazioni su frequenza cardiaca, tempo, distanza e, in generale, sui dati dell’attività fisica in corso.




































Sempre tramite comandi vocali è possibile avviare la registrazione di clip, interromperla o scattare una foto. Ogni azione è accompagnata da specifici segnali acustici che aiutano a capire cosa stanno facendo in quel momento gli occhiali. Di default gli Oakley Meta Vanguard rimangono sempre accesi e in ascolto, ma è possibile disattivare il riconoscimento della voce per l’attivazione di Meta AI: in questo caso, però, il consumo energetico aumenta.
E proprio l’autonomia è uno degli aspetti che ci ha convinto meno. Nella pratica abbiamo ottenuto circa 4-5 ore di utilizzo reale alternando foto e video durante l’attività sportiva; rinunciando alle riprese video si può guadagnare qualcosa in più, ma restiamo comunque lontani dalle 9 ore dichiarate da Meta, che ci sembrano poco realistiche nell’uso quotidiano.

In conclusione
Gli Oakley Meta Vanguard sono proposti ad un prezzo di 549€, una cifra sicuramente importante ma tutto sommato in linea se consideriamo che parliamo di un prodotto tutto in uno: occhiali sportivi di ottima qualità realizzati da Oakley, con lenti di alto livello, più tutte le funzioni smart Meta. È chiaro che rispetto a un paio di occhiali prettamente sportivi l’investimento è maggiore, ma qui dentro trovate anche delle “cuffiette” e una piccola action cam integrata.
Rimangono, a nostro modo di vedere, un gadget ancora perfettibile, soprattutto sul fronte video. La qualità è buona ma non arriva alle prestazioni di una action cam dedicata: vanno benissimo per avere un ricordo dell’uscita, per una condivisione rapida sui social o per catturare un momento al volo, ma non sono lo strumento ideale se volete creare contenuti più strutturati. Anche il comfort può migliorare: durante gli sport ad alta intensità, alla lunga si fanno sentire, in particolare nella zona posteriore delle orecchie, proprio per via del peso e della struttura più importante rispetto a occhiali sportivi tradizionali.
Nel complesso però è un buon prodotto, un primo tentativo già più che utilizzabile nella vita di tutti i giorni, da affiancare magari a un paio di occhiali “classici” per quando volete viaggiare più leggeri. Le lenti sono sostituibili e costano 76€, disponibili anche in altre colorazioni; i naselli hanno un prezzo di 11€, mentre la custodia di ricarica costa 149€ se dovesse servire acquistarla separatamente.
Sicuramente molte potenzialità sono ancora inespresse e dipendono in larga parte dalle capacità di Meta AI, che al momento sono piuttosto limitate: con un livello di sofisticatezza paragonabile a quello di un assistente come ChatGPT, occhiali di questo tipo potrebbero davvero fare un salto in avanti. Probabilmente molti si aspettano anche la presenza di un display per visualizzare in tempo reale indicazioni di percorso o dati di performance, ma dopo averli provati pensiamo che, durante l’attività sportiva, non sarebbe così semplice e immediato consultare queste informazioni senza distrazioni. Più sensato puntare su una integrazione sempre più profonda con l’ecosistema sportivo: auspichiamo che Meta possa ampliare le partnership non solo con Garmin, ma anche con altri produttori molto utilizzati dagli sportivi come Huawei, Amazfit, Polar, Suunto e molti altri, oggi ancora esclusi dalla compatibilità con questi Vanguard.
Pro:
- Qualità costruttiva e design
- Buon audio e video
- Meta AI (a volte) è utile
Contro:
- Meta AI (spesso) è inutile
- Durante le attività si fanno sentire
- Autonomia discreta
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