Considerato una delle icone più riconoscibili in tutta la storia del cinema, la pioggia di codice presente nei vari film di Matrix è stata usata innumerevoli volte per parlare di tutto ciò che riguarda hacker, sicurezza informatica e argomenti simili. Ma sapete da dove deriva? Potrebbe essere una perfetta notizia da Pesce d’Aprile ma sembra proprio che ogni singolo carattere che scende a pioggia non sia altro che una parte di ricette legate al sushi.

  • Trilogia di Matrix in Blu-ray a 15,14 euro | Link

Da quanto abbiamo appreso dai colleghi di CNET, la famosa scena è composta da un mucchio di ricette di sushi codificate, creata da Simon Whiteley in collaborazione con la moglie (di origine giapponese), e digitalizzata da Justin Marshall, artista di effetti visivi dell’Animal Logic.

Per questa scena, infatti, “le Wachowski non pensavano che il design fosse abbastanza vecchio e tradizionale, volevano qualcosa che fosse più giapponese, più manga”, racconta Whiteley. “Mi hanno chiesto se mi fosse piaciuto provare a lavorare al codice, principalmente perché mia moglie è giapponese e lei avrebbe potuto aiutarmi a elaborare i dati e darmi informazioni su quali informazioni erano buoni e quali no”.

Insomma, il sushi è l’ultima cosa che si possa associare alla pioggia di codice dei film di Matrix. Eppure, questo è quello con cui il trio è arrivato dopo aver codificato e reso più “robotico” il tutto.

“Il film è molto orientato alle macchine”, dice Whiteley. “Adoro l’idea che si tratti di qualcosa di davvero ‘meccanico’, ma tra questi il ​​codice viene estratto da qualcosa di così organico e scorrevole”.