Apple e Google si stanno impegnando per aiutare il mondo a tenere traccia della diffusione del COVID-19 attraverso il tracciamento dei contatti che avrà due fasi.

Nella prima fase entrambe le società forniranno un’API agli sviluppatori che potranno quindi creare le app necessarie per il funzionamento di questo sistema, mentre nella seconda fase gli aggiornamenti verranno apportati a iOS e Android a livello di sistema, consentendo agli utenti che lo desiderano di attivare il tracciamento dei contatti.

Apple e Google accelerano sul tracciamento dei contatti

Inizialmente, le API dovevano essere pronte a maggio, ma la situazione è diventata urgente a tal punto che il CEO di Apple Tim Cook ha dichiarato al commissario europeo che l’API sarà pronta per gli sviluppatori il 28 aprile, mentre la seconda fase del piano non sarà pronta fino alla fine dell’anno, sebbene il completamento più rapido della prima fase dovrebbe accorciare i tempi per l’avvio della seconda.

In che modo il tracciamento dei contatti aiuta a combattere il Coronavirus

Se qualcuno risulta positivo, tracciare i suoi contatti può aiutare a trovare tutti coloro con cui questa persona è stata in contatto nelle ultime due settimane, le quali verrebbero quindi messe in quarantena in modo che il virus non possa diffondersi ulteriormente.

Ogni smartphone cambia il proprio identificativo ogni pochi minuti in modo che nessuno possa essere rintracciato, ma crea un database di identificatori per gli ultimi 14 giorni.

Se un utente risulta positivo al Coronavirus avviserà un’organizzazione di sanità pubblica e fornirà il suo consenso affinché quest’ultima possa inviare un messaggio di invito a eseguire il test di positività a tutti gli identificativi tracciati dal suo dispositivo nelle ultime due settimane.

I dati non vengono mai visti da Apple o Google e tutto viene fatto su base anonima garantendo la privacy delle persone, ma ciò non sembra sufficiente a placare le loro polemiche, in quanto esistono molte preoccupazioni in merito alla reale sicurezza di questa misura di sorveglianza.

Il tracciamento dei contatti non sembra ancora perfettamente progettato, soprattutto perché gli utenti possono decidere di non aderirvi, ma molto dipenderà da come i governi intenderanno applicare questa misura per combattere la propagazione del COVID-19, che non ha nulla a che vedere con il 5G.

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