In un contesto storico in cui la conoscenza è pressoché gratuita e disponibile a tutti fino alla maggiore età, continuano ad essere ben rinfoltite le fila di chi è prono a credere a tutte le panzane che vengono quotidianamente riversate su Internet. C’è, ad esempio, chi crede alla bufala di WhatsApp circa il calendario di riapertura delle attività o chi ancora è convintissimo che le antenne 5G siano la causa della propagazione del Coronavirus.

Il 5G non c’entra con il Coronavirus

È di poche settimane fa la notizia di un gruppo di persone che aveva dato fuoco alle antenne radio 5G in Inghilterra proprio in virtù di questa infondata credenza, di cui quest’oggi si occupano anche i colleghi di SkyNews in un interessante rapporto. La testata, proprio come avevamo sottolineato anche noi nel video sul Coronavirus e 5G che trovate in calce alla news, sottolinea come importanti nazioni prive di antenne 5G – si guardi ad esempio all’Iran o addirittura al Brasile – siano state colpite piuttosto duramente dal Covid-19.

Anche il WHO tenta in qualche modo di smontare le tesi dei classici complottisti che vedono nel 5G la fonte di tutti i mali dell’uomo moderno. Sono in molti a sostenere di percepire le onde elettromagnetiche derivanti dalle antenne radio 5G, ma gli studi portati avanti da scienziati dello WHO hanno dimostrato che si tratta di individui con situazioni pregresse di ansia e stress.

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Il rapporto dello WHO sottolinea come i complottisti cadono nel loro stesso tranello tirando in ballo i sintomi derivanti dall’avvelenamento da radiazioni – perdita di capelli, nausea, danni al midollo osseo – accomunandoli a quelli del Coronavirus che, come ben sappiamo, intacca i polmoni.

I colleghi di SkyNews hanno addirittura individuato un gruppo su Facebook in cui si incita esplicitamente a danneggiare le antenne e addirittura a prendere di mira gli ingegneri. Purtroppo, come ben sappiamo, nonostante la conoscenza sia l’unico vaccino disponibile per curare questi individui, non tutti sono pronti a ricredere alle proprie convinzioni invece di abbracciare falsi miti e credenze.