È stato raggiunto proprio in questi giorni il traguardo dei 10 milioni di italiani ad aver attivato SPID, un traguardo importante che palesa una crescita d’interesse notevole nei confronti del digitale. Il motivo è presto spiegato, fra buoni, enti statali e privati che ne abbracciano il servizio e nuove esigenze legate al contraccolpo del COVID-19.

Il rinnovato interesse verso SPID

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale, questo sta a indicare l’acronimo SPID, è la soluzione che semplifica l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei servizi privati aderenti, attraverso un’unica Identità Digitale composta da username e password.

Tale sistema ha trovato in questi ultimi mesi un notevole interesse da parte degli italiani che, rispetto all’anno precedente, vanta oltre 4,5 milioni di utenti in più. Numeri alla mano, fra gennaio e luglio, SPID è stato utilizzato circa 8 milioni di volte al mese e, specularmente, le stesse amministrazioni che ne stanno diventando fornitori, sono in continua crescita.

Complici i buoni lanciati di recente (il Bonus Vacanze, il Bonus Cultura, il Bonus PC o il Bonus Mobilità per l’acquisto di bici e monopattini), come la stessa digitalizzazione forzata legata alle ripercussioni legate alla pandemia del COVID-19, SPID ha dunque riscosso un notevole successo su cittadini, imprese e Ministeri stessi, come quello del Lavoro e delle Politiche Sociali che hanno fissato per il prossimo 15 novembre il passaggio a SPID per i relativi servizi online.

Lo stesso INPS fissa la data del prossimo primo ottobre come giorno d’avvio del percorso di pensionamento del PIN in favore di SPID e CIE per l’accesso ai servizi online erogati.

In ogni caso, per richiederlo, per diventare un fornitore di SPID o, semplicemente, per conoscere ulteriori dettagli in proposito, vi rimandiamo alla pagina ufficiale dell’Agenzia per l’Italia Digitale.

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