Continuano le difficoltà per Immuni, l’applicazione sviluppata dal Governo italiano per il tracciamento dei contatti, al fine di contenere la diffusione del COVID-19. Secondo i dati diffusi da Il Sole 24 Ore, relativi al 31 agosto 2020, l’applicazione e stata scaricata da 5,5 milioni di italiani.

Il dato indica che solo il 9,9% della popolazione ha scaricato l’applicazione, circa il 14% degli smartphone presenti in Italia. I dati tengono conto dei minori di 14 anni, che non possono installare l’applicazione, e delle persone che non possiedono uno smartphone.

Il tasso di crescita è costante, circa 100.000 download a settimana, molti meno di quelli auspicati dal Governo, un dato che preoccupa in vista della riapertura delle scuole, vero banco di prova in merito alle riaperture. L’analisi proposta da Il Sole 24 ore analizza anche le percentuali suddivise per regione, mostrando come le regioni del centro/nord, con la sola eccezione del Friuli Venezia Giulia, sono più virtuose rispetto a quelle del sud Italia, dove i dati sono peggiori.

Dove viene più usata Immuni in Italia? Ecco la mappa regione per regione 1

Eppure basterebbe poco per raggiungere risultati importanti, visto che secondo i ricercatori con un tasso di adozione del 15% si potrebbero ridurre i contagi del 15% e i morti del 12%. Solamente la Provincia Autonoma di Bolzano supera tale percentuale, mentre tutte le altre sono parecchio lontane. Anche la Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus, dove mancano oltre 500.000 download per raggiungere la fatidica soglia.

Per installare Immuni, che come ricordiamo non viola in alcun modo la privacy e non traccia gli spostamenti degli italiani, potete utilizzare i link sottostanti per il download dal Play Store e da App Store.

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