Come parte dell’evento “Productivity & Collaboration” del Cloud Next ’20: OnAir di Google, in queste ore l’azienda di Mountain View svela alcune importanti novità per Gmail e Google Meet.

Logo verificato su Gmail

Come parte di un nuovo standard pensato per offrire un maggiore livello di sicurezza all’interno delle email, Google svela l’arrivo dei loghi verificati su Gmail. Il nuovo standard, BIMI (Brand Indicators for Message Identification), consente l’utilizzo di “loghi controllati dal marchio” direttamente all’interno dell’email, al posto dello slot in cui è presente l’avatar del mittente.

Lo scopo di BIMI è quello di garantire agli utenti la sicurezza circa la provenienza dell’email ricevuta, mentre i brand avranno così modo di gestire al meglio la visualizzazione del proprio brand e controllarne anche l’adozione nel sistema.

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Utilizzando lo standard DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting, and Performance) BIMI permette alle compagnie di aiutare Google nel combattere gli spammer che sono soliti falsificare l’indirizzo email del mittente per far sì che sembrino provenire da utente fidato.

Tramite DMARC le compagnie potranno “convalidare la proprietà dei loro loghi aziendali e trasmetterli in modo sicuro a Google“. I partner di questa iniziativa sono al momento LinkedIn, Verizon Media (Yahoo / AOL), Fastmail, Twilio SendGrid, Validity e Vailmail.

Google si impegna a rendere il sistema di loghi verificati disponibili a tutti nei prossimi mesi nel caso in cui il progetto pilota si dovesse rivelare utile.

Più controlli su Google Meet

Mentre il tab di Google Meet inizia a trovare posto all’interno dell’app di Gmail su Android, Google svela alcune delle novità che troveranno posto all’interno del servizio di videochiamate per quanto riguarda la sicurezza. La volontà della compagnia è quella di rendere le videochiamate sicure, e per farlo ha annunciato una serie di nuovi tool per gli organizzatori delle videochiamate.

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Gli utenti esterni che non dispongono di un account al dominio dovranno “bussare” per poter richiedere l’accesso alla videochiamata. Proprio da questo punto di vista gli amministratori potranno fare leva su due nuovi tool per la sicurezza:

  • l’utente espulso dal meeting potrà accedere nuovamente solo se direttamente invitato dall’amministratore;
  • l’utente non potrà più inviare altre richieste di accesso “bussando” nel caso fossero già state rifiutate diverse volte.

Gli amministratori potranno inoltre indicare quali utenti potranno utilizzare la chat integrata o attivare la condivisione dello schermo. La feature sarà inizialmente disponibile per gli account G Suite for Education, mentre arriverà per gli altri utenti nel corso delle prossime settimane.

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Ci sono miglioramenti per la sicurezza della chat di Google Meet che individuerà automaticamente i link che promuovono il phishing, mentre gli amministratori potranno anche prevenire che un utente scarichi, stampi o copi documenti presenti su Google Documenti, Fogli o Slide.