Garmin Pay, il sistema di pagamento contactless riservato agli smartwatch dell’azienda statunitense, è disponibile in Italia da quasi due anni ormai, ma mai come in questi ultimi tempi d’emergenza da COVID-19, può tornare utile per azzerare il rischio di contagio nei pagamenti.

Perché usare Garmin Pay ai tempi del Coronavirus

Il contatto con superfici e oggetti, tiene a specificare Garmin, è una situazione potenzialmente a rischio contagio. E l’emergenza sanitaria di questi tempi richiede di prestare sempre maggiore attenzione a quei gesti che tutti compiamo quasi senza pensarci. Fra questi pagare il caffè al bar, la spesa nei supermercati o situazioni simili.

E per ridurre il rischio di contagio a zero, è possibile sfruttare i pagamenti contactless via NFC di Garmin Pay, disponibili ormai su vari smartwatch e sportwatch Garmin. Lo supportano i tool watch della serie MARQ, la gamma Fēnix, i D2 e Tactix, come pure i meno esclusivi smartwatch da running della serie Forerunner, Vivoactive, Venu e Vivomove.

Per utilizzare Garmin Pay basta registrare sul servizio gli estremi della propria carta di credito o debito dei circuiti MasterCard, Visa e Maestro per averla a portata di polso in qualsiasi occasione, lasciando il portafoglio e la carta stessa a casa.

Semplice e sicuro da utilizzare (non solo in questo periodo specifico), basta inserire il proprio passcode per la prima operazione della giornata, e attendere la spunta verde indice che il pagamento è andato a buon fine. Ogni volta che ci si toglie l’orologio dal polso, se si disattiva la funzione di registrazione della frequenza cardiaca o in caso di furto, Garmin Pay si blocca automaticamente, fin quando l’utente non inserisce di nuovo il passcode registrato affinché venga accertata l’identità del titolare della carta.

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