La PlayStation 5 Pro, lanciata sul finire del 2024, continua a essere al centro di una serie di indiscrezioni che, come spesso accade nel mondo console, anticipano trasformazioni profonde e potenzialmente determinanti per l’esperienza di gioco degli utenti. Nelle ultime ore, il canale YouTube Moore’s Law Is Dead, ha puntato i riflettori su un aggiornamento molto atteso: PSSR2, la nuova generazione della tecnologia PlayStation Spectral Super Resolution sviluppata da Sony.

Una novità che, almeno sulla carta, potrebbe rappresentare non solo un passo avanti rispetto all’attuale PSSR, ma un vero e proprio salto generazionale, paragonabile al passaggio da FSR 3 a FSR 4 nel mondo PC, il cui debutto è previsto nel corso del 2026.

Offerta

Google Pixel Watch 4 (45 mm)

379€ invece di 449€
-16%

PSSR2 sarà un aggiornamento enorme e non una versione intermedia

Secondo la nuova fuga di notizie, PSSR2 (conosciuta internamente come Multi-Frame Super Resolution 2 o MFSR2) introdurrà un algoritmo completamente diverso e API nuove di zecca, tanto da essere considerata non un semplice step 0,5, bensì un’evoluzione di portata molto più ampia. L’obbiettivo? Migliorare drasticamente la qualità dell’immagine, riducendo allo stesso tempo il tempo di elaborazione della GPU, l’utilizzo della memoria e il carico complessivo sul sistema.

Una mossa che, se confermata, segnalerebbe una strategia particolarmente aggressiva da parte di Sony nel voler restare competitiva nell’ecosistema dell’upscaling, tanto da aver sviluppato (secondo la fonte) più strumenti per PSSR di quanti AMD ne abbia realizzati per FSR 3 e FSR 4 messi insieme.

Lo scenario descritto è piuttosto chiaro, PSSR2 potrebbe colmare molte delle criticità ancora presenti nell’attuale PSSR, avvicinando la qualità di rendering della console a quella dei migliori upscaler presenti su PC. Il paragone più immediato è quello con FSR 4, un aggiornamento considerato monumentale perché in grado di risolvere buona parte dei limiti della generazione precedente e di portare l’upscaling AMD ai livelli del più celebrato DLSS di NVIDIA.

Se Sony riuscirà a replicare un balzo simile, i possessori di PS5 Pro potranno aspettarsi:

  • immagini più nitide e meno artefatti
  • migliore stabilità nei movimenti rapidi
  • incremento delle prestazioni senza sacrificare la qualità
  • supporto più efficace a risoluzioni 4K (e oltre) con frame rate elevati

Insomma, un miglioramento netto e particolarmente rilevante soprattutto per chi utilizza display ad alta frequenza di aggiornamento.

Un altro elemento interessante riguarda la convivenza tra le due tecnologie, la fonte conferma infatti che PSSR rimane separato da FSR, e che PS5 Pro riceverà comunque anche il supporto a FSR 4 nel 2026; questo significa che gli sviluppatori potranno scegliere quale tecnologia adottare, o come combinarle, per ottenere la resa migliore in base al tipo di gioco.

Per gli utenti PS5 Pro è una notizia particolarmente positiva, si tratta infatti di un aggiornamento delle prestazioni completamente gratuito, che porterà benefici tangibili senza dover attendere una nuova generazione di console; e con PS6 ancora lontana, queste ottimizzazioni diventano strategiche per estendere il ciclo vitale dell’hardware attuale.

Il contesto hardware globale non può essere ignorato, con l’aumento costante dei prezzi delle RAM costruire un PC da gaming più potente della PS5 Pro è diventato quasi proibitivo, si parla spesso di cifre ben oltre i 1000 dollari solo per configurazioni in grado di competere con le console di Sony.

In questo scenario, investire in tecnologie di upscaling avanzate permette ai produttori di console di massimizzare la qualità visiva senza dover ricorrere a componenti più costosi e difficili da reperire; è un po’ la filosofia che negli ultimi anni ha guidato l’evoluzione di AMD, NVIDIA e adesso anche Sony.

Il quadro dipinto dalle ultime indiscrezioni è più che promettente,PSSR2 potrebbe rappresentare un aggiornamento epocale per la PS5 Pro, capace di ridefinire la qualità dell’immagine senza pesare sulle risorse del sistema; una mossa strategica, quasi inevitabile, in un mercato in cui il costo dell’hardware continua a salire mentre la domanda di qualità cresce inesorabilmente.

Restano ovviamente molte incognite, non sappiamo come sarà implementata la tecnologia, né quale sarà il reale impatto sulle prestazioni nei titoli più pesanti, ma le premesse, almeno per ora, sono decisamente positive.