Dopo mesi di rumor, voci di corridoio e rinvii, il Jeep Recon torna ufficialmente in pista. Il SUV elettrico, nato come alternativa a batteria del Wrangler, entrerà in produzione all’inizio del 2026. Jeep punta a unire il suo DNA off-road con l’elettrificazione, con l’intenzione di dimostrare che la trazione elettrica non significa rinunciare all’avventura.

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Dalle voci di cancellazione alla conferma ufficiale, Jeep Recon è pronto a tornare davvero

Presentato per la prima volta più di tre anni fa, il Recon sembrava destinato a restare un concept. Il debutto, inizialmente previsto per il 2023, è slittato più volte, alimentando voci di un possibile stop definitivo.

Con il Jeep Recon dimostriamo che l’elettrificazione non solo è compatibile con l’eccellenza off-road, ma può elevarla, offrendo coppia istantanea, controllo preciso e un’esperienza di guida più silenziosa e connessa, tipicamente Jeep“, ha dichiarato Bob Broderdorf, CEO del marchio.

Il Recon sarà il primo modello elettrico Jeep a ottenere la certificazione Trail Rated, la stessa che contraddistingue i veicoli capaci di affrontare guadi, pendenze e terreni estremi. Disporrà del sistema Selec-Terrain, assali e-locker, protezioni inferiori rinforzate, ganci di traino e pneumatici specifici per l’off-road.

Design e struttura tecnica

Sotto la scocca si trova un pacco batterie da 100 kWh a 400 volt, incapsulato in una struttura d’acciaio ad alta resistenza e protetto da scudi inferiori per evitare danni da rocce o urti. Il sistema di sospensioni utilizza doppi bracci anteriori e un collegamento integrale posteriore, garantendo 9,1 pollici di luce da terra nella versione Moab con gomme da 33 pollici.

Gli angoli di attacco, uscita e dosso sono rispettivamente di 33,8, 33,1 e 23,3 gradi, valori da vero e proprio 4×4. Come il Wrangler, il Recon permette di rimuovere porte e vetri posteriori senza attrezzi, il che rappresenta un dettaglio che lo distingue da qualsiasi altro SUV elettrico oggi in commercio.

La trazione è garantita da due moduli elettrici da 250 kW, uno per asse, ognuno composto da motore, ingranaggi ed elettronica di potenza. L’unità anteriore adotta un rapporto finale 11:1 con differenziale aperto e può disconnettere le ruote anteriori per ottimizzare i consumi nei tratti urbani. Il sistema fornisce coppia istantanea e trazione integrale costante, adattandosi alle condizioni del terreno in tempo reale.

Interni e tecnologia

All’interno, Jeep ha trovato un equilibrio tra robustezza e comfort. Le portiere presentano pannelli modulari con cinghie elastiche rimovibili, mentre il vano di carico arriva a 65,9 piedi cubi con i sedili posteriori abbattuti. Nel frontale, un piccolo frunk da 3 piedi cubi offre spazio per una valigia da cabina.

Il cruscotto integra un display da 12,3 pollici e un touchscreen centrale orizzontale da 14,5 pollici, il più grande mai montato su un modello Jeep. Il sistema di infotainment, basato su Uconnect 5, include app dedicate come Trails Offroad, che mappa percorsi fuoristrada in tutto il Nord America. Tutti i comandi del clima sono digitali, ma rimane una manopola fisica per il volume.

Prezzo, produzione e tempistiche

Il Recon doveva debuttare nel 2024, ma il ritardo gli farà probabilmente perdere l’accesso agli incentivi federali da 7.500 dollari. Nonostante ciò, il progetto è sopravvissuto ai cambi di leadership in Stellantis, con l’arrivo del nuovo CEO Antonio Filosa, ex capo di Jeep.

Ora il marchio ha confermato che il modello vedrà la luce: arriverà in Stati Uniti e Canada nel 2026 con 650 cavalli, 620 lb-ft di coppia e circa 250 miglia di autonomia. Il prezzo di partenza è fissato a 66.995 dollari, inclusi i costi di consegna, posizionandosi sotto il Wagoneer S nella gamma elettrica Jeep.

Filosa ha dichiarato che l’obiettivo a lungo termine è realizzare un Jeep elettrico da 25.000 dollari. Il Recon non è quel modello, ma rappresenta un passaggio cruciale verso una gamma più ampia e accessibile.