C’era un tempo in cui Affinity rappresentava la risposta più concreta all’egemonia di Adobe. Designer, fotografi e grafici di tutto il mondo avevano trovato nella suite di Serif una combinazione potente: licenza unica, software stabili e zero abbonamenti. Quel modello, tanto apprezzato per la sua accessibilità, è stato messo in discussione nel 2024, quando Canva ha acquisito Serif, facendo nascere dubbi sul futuro delle app Affinity Designer, Photo e Publisher.
Oggi, a distanza di oltre un anno, quelle domande trovano finalmente risposta. Affinity torna, rinata e ripensata, con un progetto che unisce tutto sotto un unico tetto: Affinity by Canva. Una piattaforma che integra strumenti di illustrazione vettoriale, fotoritocco e impaginazione professionale in un’unica applicazione. Il tutto completamente GRATIS!
L’obiettivo? Semplificare il processo creativo, eliminare barriere tra le discipline grafiche e offrire un ambiente flessibile dove ogni professionista possa costruire il proprio flusso di lavoro ideale.
Indice:
La “super app” creativa gratuita
La nuova Affinity si presenta come una singola app multipiattaforma per macOS e Windows, con una versione per iPadOS già annunciata per il prossimo anno.
I tre pilastri storici della suite — Designer, Photo e Publisher — diventano ora tre modalità di lavoro selezionabili: Vector, Pixel e Layout. In questo modo, l’utente può passare in modo fluido dal disegno vettoriale alla modifica fotografica o al layout editoriale, con un semplice clic.
La novità più interessante? Affinity by Canva è gratuita. O meglio, è free-to-use, con tutte le funzioni di base completamente accessibili. “La vera libertà creativa. È quello che abbiamo sempre desiderato”, recita il messaggio ufficiale sul sito. Il tono è chiaro: l’obiettivo è democratizzare la creatività, offrendo strumenti potenti senza vincoli di licenze o canoni ricorrenti.

Le parole degli sviluppatori ricordano una missione quasi culturale: “Volevamo creare qualcosa di migliore, perché i creativi meritano il meglio. È per chi ama il mestiere, per chi resta sveglio fino a tardi sulla modifica dell’ultimo minuto”.
Personalizzazione al centro dell’esperienza
Non si tratta di una semplice fusione di software, ma di un approccio più modulare. Con la nuova app, l’interfaccia può essere personalizzata in profondità: pannelli mobili, gruppi di strumenti configurabili e la possibilità di salvare diversi layout di lavoro a seconda del tipo di progetto.
È persino possibile condividere configurazioni e set di strumenti personalizzati con altri utenti, una soluzione pensata per i team creativi che collaborano su progetti complessi o si muovono in ambienti di lavoro ibridi.
Questo approccio mantiene viva l’identità originale della suite, ma la evolve in chiave collaborativa, dove l’esperienza dell’utente è tanto personale quanto collettiva.

Canva mette la firma (e l’IA)
Dopo l’acquisizione di Serif, Canva ha istituito un Comitato Consultivo dedicato per guidare il rilancio di Affinity. Il risultato è un perfetto compromesso tra la visione “libera” di Affinity e la filosofia user-friendly di Canva.
Gli utenti che dispongono di un account Canva (anche gratuito) possono accedere direttamente a Affinity by Canva. Inoltre, chi ha un piano Canva Premium beneficia dell’integrazione con il nuovo Canva AI Studio, che porta nel software alcune delle funzioni più richieste dell’ecosistema Canva:
- Generative Fill per ampliare o modificare parti di un’immagine;
- Remove Background per rimuovere automaticamente lo sfondo;
- Expand & Edit per creare ambienti coerenti intorno a un soggetto;
- strumenti di ritocco intelligente per ritratti e foto di prodotto.
Si tratta delle stesse funzioni di intelligenza artificiale presenti su Canva Magic Studio, ma integrate ora in un contesto più orientato al design professionale.

Un modello freemium, ma senza barriere
Canva ha scelto la strada del freemium trasparente. Il software è realmente gratuito, ma alcune funzioni avanzate — quasi tutte legate all’intelligenza artificiale e alla produttività — restano riservate ai possessori di abbonamento Canva Premium (circa 110 euro all’anno).
Chi sceglierà la versione a pagamento, oltre alle funzioni AI, avrà accesso a 100 GB di spazio cloud, strumenti di collaborazione e versioning dei progetti, oltre all’integrazione diretta con la piattaforma Canva per condividere o esportare i lavori su template web e social.
È una strategia che ricorda quella vista in altri ecosistemi creativi, ma con la differenza che l’esperienza di base rimane solida, completa e indipendente da qualsiasi pagamento. In altre parole: Canva non ha “bloccato” le funzioni fondamentali dietro un abbonamento, ma sta offrendo un percorso di upgrade facoltativo per chi desidera potenziare la propria produttività.

Chi ci guadagna (e chi no)
Per chi usa Affinity dalla prima versione, la fusione suscita emozioni contrastanti. Da un lato, la prospettiva di un software gratuito con funzioni professionali e IA integrata è certamente positiva. Dall’altro, l’obbligo di un account Canva e la possibilità di upselling futuro generano qualche perplessità.
Gli utenti potranno comunque continuare a utilizzare le vecchie versioni standalone della suite Affinity V2, ma non riceveranno più aggiornamenti. Questo segna il passaggio definitivo a un nuovo paradigma: Affinity come servizio più che come prodotto statico.
Per Canva, invece, l’acquisizione e il rilancio rappresentano una mossa strategica: unire la sua base di utenti “creator” con un pubblico di designer professionisti. Un matrimonio che potenzialmente amplia il raggio d’azione dell’azienda ben oltre i contenuti digital-first, verso l’editoria e il branding.

Il confronto con Pixelmator e il panorama del design
Il caso Affinity non è isolato. Nel 2024 anche Pixelmator è stata assorbita da Apple, segnale che il mercato della creatività digitale è entrato in una fase di forti consolidamenti. Da un lato, le big tech cercano di costruire ecosistemi creativi chiusi e integrati. Dall’altro, le app indipendenti cercano sopravvivenza sotto nuove forme di business.
Se Apple lascerà vivere Pixelmator nella sua forma attuale o la trasformerà in un’estensione nativa di macOS è tutto da vedere. Canva, invece, ha scelto la via dell’apertura (parziale), facendo di Affinity un ponte tra creatività pro e strumenti consumer, senza tradire troppo la filosofia originale di Serif.
Un nuovo inizio per Affinity
Nel complesso, Affinity by Canva rappresenta la più grande trasformazione nella storia del prodotto. È una piattaforma che fonde libertà creativa e collaborazione smart, offrendo un’esperienza che si adatta tanto ai freelance quanto ai team di agenzie.
La promessa è chiara: strumenti professionali, zero abbonamenti obbligatori, IA integrata e un ecosistema scalabile. Sarà davvero il “nuovo standard” nel design digitale? Forse è presto per dirlo, ma una cosa è certa: Canva ha saputo dare nuova vita a un marchio che rischiava di rimanere un glorioso ricordo.
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