Dopo quasi un decennio di onorato servizio, Microsoft ha staccato la spina a Windows 10. Il sistema operativo è entrato ufficialmente nello stato di “fine del ciclo di vita”, decretando così la fine ufficiale del supporto. Da ieri, quindi, chi utilizza ancora un computer con questa versione di Windows non riceverà più aggiornamenti di sicurezza automatici, ma c’è un piccolo trucchetto per ottenere ancora un altro anno di patch di sicurezza.

Resta scontato che tutti i PC con a bordo Windows 10 continueranno ancora a funzionare anche dopo la fine del supporto ufficiale, ma saranno sempre più esposti a vulnerabilità e rischi informatici con il passare dei mesi. Le alternative che si palesano adesso davanti ai consumatori sono tre: aggiornare gratuitamente il PC a Windows 11 (se l’hardware è compatibile), acquistare un nuovo PC con l’ultimo sistema operativo o aderire al programma Extended Security Updates (ESU), che permette di continuare a ricevere patch di sicurezza anche dopo la fine ufficiale del supporto.

Come aderire al programma ESU su Windows 10

Il programma ESU di Microsoft garantisce un ulteriore anno di aggiornamenti di sicurezza per il sistema operativo. Inizialmente questo programma prevedeva esclusivamente un costo una tantum di circa 30 dollari per aderire, ma in Europa è possibile farlo anche gratuitamente e senza limiti di alcun genere.

Per attivare gli aggiornamenti estesi basta entrare nelle impostazioni di Windows 10 nella sezione “Aggiornamenti e sicurezza” e cercare l’opzione “Iscriviti ora”. Se la dicitura non compare, è probabile che occorra ancora installare qualche aggiornamento obbligatorio precedente: nello specifico, per aderire al programma ESU occorre possedere la versione 22H2 di Windows 10.

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Una volta completata la procedura, il PC potrebbe invitarvi ad installare Windows 11 poiché reputa il vostro computer compatibile con l’ultimo sistema operativo di Microsoft. In caso contrario, è possibile procedere con l’adesione al programma ESU aggiungendo il dispositivo al canale di aggiornamenti. In questo modo il vostro computer riceverà patch di sicurezza per altri dodici mesi, fino ad ottobre 2026.

Mentre negli Stati Uniti l’estensione degli aggiornamenti gratuita è possibile soltanto attivando il backup automatico del proprio computer su OneDrive o sfruttando i punti di Microsoft Reward, gli utenti in Europa potranno farlo senza alcuna limitazione e senza vincoli legati all’utilizzo del cloud. L’unica condizione richiesta è che bisogna accedere al PC con un account Microsoft e mantenerlo collegato: se l’account non viene utilizzato per più di 60 giorni, gli aggiornamenti estesi si interromperanno finché non si effettua di nuovo l’accesso.

Windows 10 si presenta ancora come un sistema operativo stabile, veloce e perfettamente adatto alla maggior parte delle esigenze quotidiane, ed è ancora utilizzato da milioni di persone in tutto il mondo. Soltanto recentemente è stato sorpassato da Windows 11, ma questo programma rappresenta una boccata d’ossigeno per tutti quegli utenti che non si sentono ancora pronti ad effettuare il passaggio.

Tra dodici mesi, però, sarà inevitabile prendere una decisione: se il vostro PC lo permette dovrete necessariamente installare Windows 11 o, se proprio siete restii al salto, restare su Windows 10 accettando i rischi della sicurezza a causa della vulnerabilità del sistema operativo.