Si preannuncia l’arrivo di numerossisime novità da parte di Garmin, pronta a rivoluzionare sensibilmente il proprio ecosistema software e, più in generale, a rendere più fluido l’utilizzo dei suoi smartwatch.

Oltre alla “trasformazione” di Garmin Pay in Garmin Wallet, all’orizzonte ci sono altri cambiamenti in arrivo che coinvolgono l’app Messenger e l’utilizzo delle funzionalità LTE/satellitari direttamente dal polso. Andiamo a scoprire tutti i dettagli emersi.

Offerta

Google Pixel Watch 4 (45 mm)

379€ invece di 449€
-16%

Garmin Messenger diventerà un hub unico per le comunicazioni

Stando a quanto riportato dal portale Garmin Rumors, l’app Messenger di Garmin dovrebbe presto evolversi presto in uno strumento ben più complesso rispetto a un’app che offre servizi di messaggistica testuale.

In futuro, l’app diventerà un vero e proprio hub centrale per le comunicazioni, con supporto a chiamate vocali in entrata e uscita, notifiche di chiamata persa, supporto alla messaggistica satellitare e alla connettività LTE, nonché integrazione diretta con l’app Garmin Connect.

Tutti questi servizi verranno raggruppati in una sorta di piano “Get Fully Connected” che unirà tutte le funzionalità LTE e satellitari come messaggistica di testo bidirezionale, chiamate vocali e condivisione della posizione in tempo reale tramite LTE (con la funzione LiveTrack), messaggistica satellitare d’emergenza, ricezione di foto, messaggi vocali e molto altro.

I nuovi clienti potranno accedere a una prova gratuita di 30 giorni del piano per testare i servizi nella loro interezza (e con utilizzo illimitato senza costi aggiuntivi) prima di decidere di sottoscrivere l’abbonamento.

Il servizio satellitare inReach avrà tre livelli di abbonamento

Analizzando la versione 5.16.1 dell’app Garmin Connect, il portale Gadgets & Wearables ha scovato alcune stringhe di codice che fanno luce sul lancio imminente di tre livelli di abbonamento che supporteranno le funzionalità LTE e satellitari (direttamente dal polso) sugli smartwatch dell’azienda con sede in Svizzera.

Nello specifico, i tre piani dovrebbero chiamarsi inReach Essential, inReach Standard e inReach Premium. Le stringhe di codice non forniscono chiare indicazioni ma il portale ha comunque provato a ipotizzare cosa possano offrire questi piani scavando a fondo nel codice sorgente dell’app:

  • inReach Essential – potrebbe offrire un livello base della copertura di emergenza, quindi avvisi SOS via satellite (o LTE) instradati tramite il centro di risposta internazionale di Garmin; potrebbe anche includere messaggi unidirezionali limitati o aggiornamenti sulla posizione per un numero di contatti preimpostati.
  • inReach Standard – dovrebbe essere la porta d’accesso alla messaggistica bidirezionale e includere la condivisione della posizione con LiveTrack nella sua forma base.
  • inReach Premium – questo livello dovrebbe essere il “top” di gamma, offrendo chiamate vocali tramite LTE, messaggistica estesa (non solo messaggi di testo) e condivisione della posizione avanzata; in soldoni, dovrebbe consentire agli utenti di fare tutto direttamente dal polso e senza tirar fuori dalla tasca lo smartphone.

Nella precedente immagine è presente anche la dicitura Enabled che, tuttavia, dovrebbe coincidere con il “trigger” di attivazione dell’abbonamento su un determinato dispositivo. Questo perché pare che sia possibile collegare un solo dispositivo per volta con un abbonamento ma sarà possibile cambiare il dispositivo e trasferire i dati da uno all’altro.

Garmin Connect sarà il posto per gestire la connettività?

Il portale Gadgets & Wearables suggerisce inoltre che l’app Garmin Connect diventerà il centro per attivare, gestire e trasferire gli abbonamenti e che la funzione Assistance Plus sia stata “aggiornata” per richiedere l’uso dell’LTE per funzionare in maniera indipendente.

“Le funzionalità di sicurezza del tuo dispositivo possono avvisare gli altri se hai bisogno di aiuto. Per utilizzare Assistance Plus, devi attivare un abbonamento LTE. Senza LTE, puoi avvisare i contatti di assistenza solo se hai il telefono con te in un’area con copertura dati e l’app in esecuzione in background.”

Tutte queste cose messe insieme confermano ancora una volta ciò che dicevamo in precedenza: Garmin punta a migliorare il proprio software per rendere più fluido l’utilizzo dei propri smartwatch, incluse le funzionalità a pagamento, il passaggio da un vecchio a un nuovo dispositivo e molto altro.

Non sappiamo ancora quando queste novità possano essere effettivamente annunciate dall’azienda ma è lecito supporre che possano arrivare in concomitanza con un nuovo dispositivo dotato della connettività LTE: dallo scorso aprile sappiamo che l’azienda sta lavorando su una versione LTE di Fenix 8; che sia lui il candidato ideale?

I nostri contenuti da non perdere: