Torniamo a parlare di schede video e di un argomento delicato (o se vogliamo fastidioso) che vede protagonista ancora una volta il tanto discusso connettore di alimentazione PCI-E 12V‑2×6 (noto anche come 12VHPWR), questa volta però non associato a una scheda grafica a marchio NVIDIA bensì a una AMD Radeon 9000.

Gli ultimi aggiornamenti a tal proposito arrivano da un utente reddit, sicuramente non felice dell’accaduto ma alla fine quasi fortunato; ora cercheremo di capire cosa è successo, ma al netto di responsabilità o meno dell’utente finale, è chiaro che il problema è ancora presente e forse non riguarda neanche le schede video, ma come ipotizzato da molti proprio dalla natura del connettore e dalla mancanza di guide rigide e precise su cavi e connettori.

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Connettore di alimentazione PCI-E 12V‑2×6: facciamo il punto della situazione

Con il debutto della serie Radeon RX 9000 “RDNA 4”, AMD ha fornito come di consueto delle linee guida e un design base che i partner hanno seguito e personalizzato a piacimento; insomma niente di nuovo rispetto al passato, con l’unica eccezione che l’azienda di Lisa Su questa volta non ha proposto alcune versione reference lasciando praticamente tutto in mano ai produttori.

Come ben saprete, al momento la gamma Radeon 9000 non vanta a catalogo modelli di fascia enthusiast, o per intenderci ai livelli di una GeForce RTX 5090 o 4090, limitandosi con la sua attuale “top di gamma”, la Radeon RX 9070 XT, a un TBP di 300 watt, valore su cui i partner hanno giocato con le versione overclocked incrementando tale valore anche del 10-15%.

Per tale motivo, il design reference di Radeon RX 9070 XT prevede due connettori PCI-E 8pin (forse alcune anche tre), un’opzione che però non tutti i partner hanno mantenuto e che ad esempio vede aziende come ASRock e Sapphire utilizzare un connettore PCI-E 12V‑2×6 (dove sinceramente non serve), riportando però l’attenzione su un argomento importante per gli utenti e gli addetti ai lavori, quantomeno per capire che bisogna fare al più presto chiarezza e fugare qualsiasi dubbio futuro (ma ci crediamo poco). Ma ora cerchiamo di analizzare quanto accaduto.

Radeon RX 9070 XT e connettore fuso: ecco cosa è successo

Iniziamo dicendo due cose: la scheda è salva a quanto pare, ma purtroppo anche in questo caso, il connettore PCI-E 12V‑2×6 incriminato trova subito un alibi nell’utente, almeno così sembra. La scheda grafica in questione è una ASRock Radeon RX 9070 XT Taichi (abbastanza spinta), equipaggiata con connettore 12VHPWR ma dotata al contempo del classico adattatore 12pin/8pin che permette di alimentare la scheda anche con un alimentatore non ATX 3.1 (che sia dotato però di almeno tre cavi PCI-E 8pin).

La prima cosa da annotare è l’alimentatore. Pare che l’utente abbia abbinato al suo PC una PSU abbastanza economica; si tratterebbe di un Kolink da 700 watt (o 850 w non è chiarissimo), non solo poco conosciuto ma senza il supporto ATX 3.1/PCI-E 5.1.

L’utente “si giustifica” sostenendo che la scheda video ha un assorbimento massimo di 330-340 watt, quindi la PSU avrebbe dovuto tenere senza problemi; non è proprio esatto come ragionamento, inoltre la configurazione del connettore fornito da ASRock con tre PCI-E 8pin suggerisce, come da prassi, l’impiego di almeno tre cavi PCI-E 8pin indipendenti provenienti dalla PSU.

Qui troviamo forse il primo errore. L’utente infatti ha adoperato solo due cavi PCI-E 8pin che partono dell’alimentatore (forse perché mancava il terzo e quindi non era supportata quella modalità?): uno collegato direttamente al primo cavo dell’adattatore e uno collegato ai restanti due grazie ai connettori PCI-E 8pin sdoppiati che utilizzano gli alimentatori economici (i modelli di qualità hanno anche dei singoli PCI-E 8pin).

Questo tipo di collegamento da solo avrebbe potuto creare qualche problema, sbilanciando la PSU sotto carico. Non possiamo confermarlo con certezza, ma a quanto pare tale configurazione ha portato anche a uno scolorimento dello stesso connettore che, evidentemente, o era difettoso o comunque potrebbe avere “sofferto” un carico anomalo con picchi di corrente fuori specifica che portando a un incremento delle temperature lo hanno degradato.

Fortunatamente, il danno è limitato al solo connettore/adattatore 12pin/8pin, lasciando integra la scheda che, almeno secondo noi, merita sicuramente una PSU di qualità, se non di fascia alta quantomeno di fascia media ma con certificazioni e magari un nome alle spalle.

Connettore PCI-E 12V‑2×6: qual è il punto debole?

Nei mesi scorsi abbiamo approfondito l’argomento PCI-E 12V‑2×6, soprattutto per schede video come la NVIDIA GeForce RTX 5090 che, con i suoi 575 watt di fabbrica e 600 watt di picco, era stata quasi condannata per via dell’alto assorbimento che potrebbe portare alla fusione di cavi e connettori.

Questo episodio, sicuramente meno grave di altri, ci dice però che probabilmente non è solo una questione di TBP della scheda video, ma piuttosto di una mancata e definitiva regolamentazione dello standard di alimentazione.

Il connettore PCI-E 12V‑2×6, 12VHPWR o PCI-E 5.1 che dir si voglia, presenta sicuramente qualche problema di standard, ma almeno per quanto ci riguarda, non abbiamo mai riscontrato nessun problema, magari per fortuna ma soprattutto perché abbiamo sempre evitato di utilizzare alimentatori non certificati o comunque scadenti, optando nel 99% dei casi per il cavo nativo PCI-E 12V‑2×6.

Ricapitolando, nell’attesa (non sappiamo quanto lunga) di una svolta definitiva o di un cambio di standard nelle specifiche di alimentazione delle schede video enthusiast di prossima generazione, l’unica cosa sicura che l’utente può fare è evitare qualsiasi alimentatore, connettore, adattatore non certificato e, cosa altrettanto importante, economico o di scarsa fattura.

L’impiego di PSU che supportano i nuovi standard ATX 3.1 e PCI-E 5.1 è ormai obbligato se puntiamo a una build con GPU di questo calibro, senza considerare che risparmiare sull’alimentatore per rischiare di bruciare una scheda video da 800-1.000 euro è secondo noi poco sensato.

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