Il 6 agosto 2012 il rover Curiosity toccava il suolo del cratere Gale su Marte, da allora sono passati esattamente 13 anni terrestri ma la missione non solo è ancora attiva, bensì più intelligente e operativa che mai, grazie a un importante aggiornamento software che gli permette di compiere più operazioni in parallelo, risparmiando energia e tempo.
I miglioramenti apportati dalla NASA al rover Curiosity
In modo forse poco celebrativo ma molto concreto, la NASA ha annunciato in questi giorni un upgrade delle capacità operative di Curiosity che va a incidere sull’efficienza e sulla produttività scientifica del rover, rendendolo capace di comportarsi (nei limiti dell’hardware) in modo molto più autonomo rispetto al passato.
Fino ad oggi, Curiosity eseguiva una sola attività alla volta, se doveva comunicare con la Terra si fermava, se guidava non scattava foto, se muoveva il braccio robotico tutto il resto veniva sospeso; ora invece è finalmente in grado di eseguire più task contemporaneamente, come trasmettere dati a un satellite in orbita mentre è in movimento, scattare immagini durante le sessioni di comunicazione, oppure preparare strumenti scientifici mentre sta già completando altri compiti.
Questa abilità multitasking non è banale, consente infatti di concentrare le attività energivore in una finestra temporale più breve, riducendo il tempo in cui il rover deve mantenere attivi i riscaldatori interni che proteggono l’elettronica dal gelo marziano, e quindi consuma meno energia complessiva ogni giorno.
Oltre alla nuova gestione simultanea delle attività, Curiosity ha imparato un’altra lezione importante in questo aggiornamento, può ora decidere da solo quando andare in stand-by; se termina i compiti pianificati in anticipo può interrompere le attività e passare direttamente alla ricarica, evitando di sprecare energia mantenendosi attivo inutilmente.
Il rover è alimentato da un generatore termoelettrico a radioisotopi (RTG), una tecnologia nucleare che sfrutta il decadimento del plutonio per produrre elettricità, ma con il passare degli anni la resa del generatore diminuisce progressivamente, rendendo fondamentale ogni strategia che permetta di ottimizzare i consumi; ecco perché questo aggiornamento assume un valore tanto strategico, consente a Curiosity di fare di più, con meno.
Curiosity ha già percorso più di 35 Km sul suolo marziano, un traguardo notevole se si pensa al terreno accidentato, alle limitazioni hardware e alle sfide ambientali che ha dovuto affrontare; nel corso degli anni ha subito diversi acciacchi: le ruote hanno mostrato segni di usura precoce a causa delle rocce taglienti, la ruota dei filtri della fotocamera è rimasta bloccata e il trapano ha smesso di funzionare come previsto originariamente.
Eppure, il team del Jet Propulsion Laboratory (JPL) è riuscito sistematicamente ad aggirare gli ostacoli tramite aggiornamenti software, implementando ad esempio nuovi algoritmi per ottimizzare la guida automatica evitando i terreni più dannosi, scattare immagini scientifiche a colori anche senza la rotazione dei filtri, e ripristinare la capacità di perforazione con nuove tecniche di controllo motori.
Curiosity continua dunque ad essere il grande veterano della ricerca marziana, esplorando il Monte Sharp, una montagna stratificata all’interno del cratere Gale che racconta la storia geologica del pianeta rosso; negli ultimi mesi il rover ha analizzato:
- formazioni rocciose a scatola, scolpite miliardi di anni fa dall’acqua sotterranea
- una roccia a forma di corallo, potenzialmente utile per capire il passaggio tra ambienti umidi e più aridi
- diversi strati sedimentari che potrebbero contenere indizi su un passato potenzialmente abitabile
L’aggiornamento ricevuto da Curiosity non è solo una patch tecnica, è una dichiarazione d’intenti da parte della NASA, che continua a investire nel rover anche dopo più di un decennio dalla sua discesa su Marte; significa che la missione ha ancora molto da dare, e che la longevità del progetto è tutt’altro che al capolinea.
Nei prossimi mesi il team prevede di esplorare nuove regioni del Monte Sharp, potenzialmente ancora più antiche e ricche di segreti geologici, e con un rover più efficiente e autonomo i tempi della scienza si accorciano, mentre l’entusiasmo degli scienziati e degli appassionati continua a crescere.
Il compleanno numero 13 di Curiosity non è stato celebrato con fuochi d’artificio, ma con qualcosa di molto più utile, un nuovo aggiornamento software che lo rende un esploratore ancora più capace; in un contesto in cui ogni watt di energia conta e ogni giorno operativo può fare la differenza, questo update rappresenta un ulteriore passo avanti verso un’esplorazione marziana sostenibile, intelligente e longeva.
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