Microsoft può ufficialmente festeggiare un traguardo tanto atteso, Windows 11 è diventato per la prima volta il sistema operativo desktop più utilizzato al mondo; a rivelarlo sono i dati di Stat Counter, che fotografano un sorpasso avvenuto a quasi quattro anni di distanza dal debutto, confermando un cambiamento di rotta che per diverso tempo sembrava incerto.

Secondo le rilevazioni aggiornate, Windows 11 detiene oggi il 52% del mercato, mentre Windows 10 scende al 44,59%. Si tratta di un risultato emblematico se si considera che l’adozione dell’ultima versione del sistema operativo di Redmond era inizialmente rimasta dietro al ritmo record di Windows 10, complice una serie di fattori che hanno frenato l’aggiornamento di milioni di PC.

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Windows 11 è (alla buon’ora) il sistema operativo più utilizzato al mondo

Windows 10 aveva raggiunto i 400 milioni di dispositivi attivi in un solo anno, mentre Windows 11 ha impiegato due anni per tagliare lo stesso traguardo, il motivo principale? I requisiti hardware più stringenti imposti da Microsoft: CPU relativamente recenti, moduli TPM 2.0 e altre garanzie di sicurezza che, di fatto, hanno reso impossibile l’upgrade per un’ampia fetta di computer, in particolare quelli acquistati prima del 2017.

Nonostante ciò, l’azienda ha continuato a più riprese a spingere gli utenti all’adozione con varie strategie di comunicazione, inclusi i famigerati prompt a schermo intero che invitano ad aggiornare l’hardware o acquistare un nuovo PC certificato Windows 11.

Vale la pensa ricordare che Windows 11 era già diventato il sistema operativo più popolare nel settore gaming PC dallo scorso settembre, tuttavia l’adozione generale è decollata solo negli ultimi mesi, complice anche l’avvicinarsi della fine del supporto ufficiale a Windows 10.

windows 11 52% luglio 2025

A questo proposito, Microsoft ha fissato la data di fine supporto al 14 ottobre 2025, dopo la quale non verranno più rilasciati aggiornamenti di sicurezza gratuiti; per mitigare i rischi e favorire il passaggio l’azienda ha annunciato un anno di aggiornamenti extra gratuiti per chi abilita Backup di Windows e sincronizza la cartella Documenti con OneDrive. Chi invece volesse restare offline e senza cloud, dovrà mettere mano al portafogli spendendo 30 dollari l’anno, oppure si potrà riscattare un anno di protezione utilizzando 1.000 punti Microsoft Rewards.

Gli utenti che ancora utilizzano Windows 10 hanno quindi poco più di un anno per decidere se aggiornare l’hardware, passare a Windows 11 o prepararsi a gestire i costi di supporto a pagamento; Microsoft dal canto suo sembra ormai determinata a consolidare il passaggio verso un ecosistema più moderno, in cui sicurezza, cloud e servizi integrati diventeranno sempre più centrali.

Resta da vedere se il ritmo di adozione continuerà a crescere o se una parte dello zoccolo duro di Windows 10 deciderà di restare fedele al vecchio sistema fino all’ultimo giorno utile.