Sembra che Apple abbia trovato la formula vincente per la fascia media del mercato smartphone. Secondo i dati recentemente pubblicati dalla società di ricerca Consumer Intelligence Research Partners (CIRP), l’iPhone 16e sta registrando un avvio commerciale decisamente più brillante rispetto a quanto fatto dal suo predecessore spirituale, l’iPhone SE di terza generazione lanciato nel 2022.
A giudicare dai numeri, iPhone 16e, lo smartphone di fascia media di Apple, è un vero e proprio successo
I numeri parlano chiaro: nel primo trimestre di disponibilità, l’iPhone 16e ha conquistato il 7% delle vendite totali di iPhone negli Stati Uniti. Un risultato che supera quanto fatto dall’iPhone SE nell’analogo periodo del 2024, confermando l’apprezzamento del pubblico per questa nuova proposta economica di Apple.
In generale, la famiglia iPhone 16 sta performando eccellentemente sul mercato americano, con i cinque modelli che insieme rappresentano il 74% delle vendite totali di iPhone negli USA. Un incremento significativo rispetto al 68% registrato dalla gamma iPhone 15 nello stesso trimestre dello scorso anno.
Il successo di iPhone 16e segna un cambiamento importante nella strategia di Apple per la fascia media. Se l’iPhone SE puntava sulla familiarità con il suo tasto Home, display compatto e design che richiamava l’iPhone 6, il nuovo modello “economico” offre invece un form factor moderno pur mantenendo un prezzo tutto sommato accessibile ai più. Una scelta che evidentemente attrae chi cerca un dispositivo attuale senza spendere cifre da flagship.
L’iPhone 16e condivide diverse specifiche tecniche con il modello standard, tra cui il chip A18 e il display OLED da 6,1 pollici, ma rinuncia ad alcune caratteristiche premium come la Dynamic Island, il supporto MagSafe, la fotocamera ultra-grandangolare e offre una ricarica wireless più lenta. Compromessi che sembrano non scoraggiare i consumatori, anzi.
Interessante notare come anche l’iPhone 16 base abbia visto crescere la sua quota di mercato, passando dal 14% dell’iPhone 15 al 20% attuale. Al contrario, i modelli Pro e Pro Max hanno subito un calo, scendendo dal 45% al 38%. Questi dati indicano un crescente interesse verso le proposte di fascia media e bassa del colosso di Cupertino.
La strategia di Apple sembra quindi pagare dividendi. L’iPhone 16e colma efficacemente un vuoto nel segmento medio di mercato, tradizionalmente dominato dai produttori Android, e contribuisce a razionalizzare la lineup offrendo hardware moderno a tutti i livelli di prezzo.
Resta da vedere se Apple aggiornerà annualmente il modello “e” o se manterrà un ciclo di aggiornamento più lento come avveniva con l’iPhone SE. Se nel 2026 arriverà un iPhone 17e, è possibile che l’iPhone 16e rimanga in catalogo a un prezzo inferiore, seguendo la consueta strategia di scalamento dell’offerta.
In ogni caso, i primi risultati dell’iPhone 16e dimostrano che Apple ha saputo interpretare correttamente le esigenze del mercato, proponendo un dispositivo che, pur rinunciando ad alcune funzionalità premium, offre l’esperienza iOS moderna a un prezzo più accessibile. Una mossa che potrebbe rivelarsi particolarmente efficace in un periodo in cui i consumatori sono sempre più attenti al rapporto qualità-prezzo.
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