Qualche giorno fa il presidente di Capcom Haruhiro Tsujimoto ha affermato che i prezzi dei videogiochi sono troppo bassi, suggerendo che aumentarne il prezzo sarebbe salutare per l’industria, poiché i costi di sviluppo sono notevolmente aumentati nei decenni.

Secondo quanto riportato da Nikkei, al Tokyo Game Show Tsujimoto avrebbe spiegato che i costi di sviluppo dei giochi ora sono circa 100 volte più alti rispetto agli anni ’80, mentre i prezzi dei giochi non hanno seguito lo stesso ritmo.

Il numero uno di Capcom ha menzionato anche la necessità di aumentare i salari e ritiene che la recessione o l’andamento dei mercati non influisca sulle vendite dei giochi, anche se più costosi.

Tsujimoto ha affermato che il fatto che ci sia una recessione non significa che le persone non andranno al cinema o al concerto del loro artista preferito e tantomeno che rinunceranno al gioco che aspettano da anni.

“I giochi di alta qualità continueranno a vendere”, ha affermato Tsujimoto

Realizzare videogiochi oggi costa molto di più rispetto agli anni ’80 e ’90, in quanto sono più complessi che mai e richiedono più persone, tempo e risorse per essere creati, tuttavia le vendite di giochi ora sono molto superiori rispetto a quelle di decenni fa, inoltre contengono “pass”, acquisti in-app e altri contenuti a pagamento e difficilmente spariranno anche se i prezzi dei giochi aumenteranno.

Capcom è uno dei pochi editori che finora si è astenuto dall’aumentare i prezzi dei giochi, tuttavia le cose potrebbero cambiare, in quanto “I giochi di alta qualità continueranno a vendere”, ha affermato Tsujimoto. God of War Ragnarök è un esempio.

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