Nelle scorse ore la Commissione Europea ha annunciato di aver avviato un indagine antitrust nei confronti di Microsoft, lo scopo è quello di valutare se l’azienda abbia violato le regole di concorrenza dell’Unione Europea raggruppando Teams con le suite Office 365 e Microsoft 365.
Il colosso di Redmond non subiva un’indagine di questo tipo da parte dell’UE da quasi 15 anni, da quando fu sotto la lente d’ingrandimento della Commissione per Windows Media Player e Internet Explorer, rispettivamente nel 2004 e 2009.
L’Unione Europea indaga su Microsoft, nel mirino l’integrazione di Teams nelle suite Office dell’azienda
Conosciamo tutti Microsoft Teams, si tratta di uno strumento sviluppato dal colosso che permette la comunicazione e la collaborazione basate sul cloud, il software integra funzioni quali messaggistica, chiamate, riunioni video, condivisione di file e riunisce strumenti di lavoro di Microsoft e di terze parti e altre applicazioni.
Il successo del software in questione è stato favorito dall’arrivo della pandemia da COVID 19, l’avvento dello smart working lo ha reso uno strumento praticamente indispensabile per molte realtà aziendali; il fatto che Microsoft includa Teams nelle sue suite di produttività basate su cloud per i clienti aziendali (Office 365 e Microsoft 365) porta la Commissione Europea a indagare, per assicurarsi che l’azienda non possa abusare e difendere la propria posizione di mercato nel software per la produttività limitando la concorrenza nello Spazio economico europeo (“SEE”) per i prodotti di comunicazione e collaborazione.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo responsabile della politica della concorrenza presso la Commissione Europea ha spiegato i motivi dell’indagine con la seguente dichiarazione:
Gli strumenti di comunicazione e collaborazione remota come Teams sono diventati indispensabili per molte aziende in Europa. Dobbiamo quindi garantire che i mercati di questi prodotti rimangano competitivi e che le aziende siano libere di scegliere i prodotti che meglio soddisfano le loro esigenze. Questo è il motivo per cui stiamo indagando se il legame di Microsoft delle sue suite di produttività con Teams possa violare le regole di concorrenza dell’UE.
Microsoft ha condiviso con i colleghi di The Verge una dichiarazione del portavoce Robin Koch, dalla quale traspare l’intenzione dell’azienda di collaborare con l’UE per fare luce sulla questione:
Rispettiamo il lavoro della Commissione europea su questo caso e prendiamo molto sul serio le nostre responsabilità. Continueremo a collaborare con la Commissione e rimarremo impegnati a trovare soluzioni che affrontino le sue preoccupazioni.
L’intera questione sarebbe partita da una denuncia effettuata da Slack (software concorrente di Teams) alla Commissione Europea nel luglio del 2020, la software house affermava che Microsoft aveva “legato illegalmente” il suo prodotto Microsoft Teams a Office e “lo installava forzatamente per milioni, bloccandone la rimozione e nascondendo il vero costo per i clienti aziendali”.
Sembra che il colosso di Redmond abbia tentato la strada della mediazione con l’UE, proponendo di interrompere il raggruppamento di Teams con Office, ma ciò non sarebbe bastato ad evitare l’apertura dell’indagine antitrust. Non ci resta che attendere per scoprire come evolverà la situazione.
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