HVOlution, il primo diesel di Eni Sustainable Mobility prodotto con 100% di materie prime rinnovabili, è già in vendita in Italia presso 50 stazioni di servizio Eni e sarà disponibile in 150 punti vendita entro marzo 2023.

Il biocarburante di Eni viene prodotto da materie prime di scarto e residui vegetali e da olii generati da colture non in competizione con la filiera alimentare, dichiara la società, è può contribuire all’immediata decarbonizzazione del settore dei trasporti anche pesanti considerando le emissioni allo scarico, in più é utilizzabile con le attuali infrastrutture e in tutte le motorizzazioni omologate, mantenendone invariate le prestazioni.

Il biocarburante 100% bio HVOlution arriva nelle stazioni di servizio Eni

Eni afferma che HVOlution è un biocarburante composto al 100% da olio vegetale idrogenato puro capace di ridurre le emissioni dal 60 al 90% nell’intero ciclo di vita e prima della commercializzazione nelle stazioni di servizio Eni, è stato utilizzato dai mezzi per la movimentazione dei passeggeri a ridotta mobilità in ambito aeroportuale fino ai veicoli commerciali della logistica.

Inoltre, dal 2016 il biocarburante HVO è presente al 15% nel gasolio Eni Diesel+, disponibile in oltre 3.500 stazioni di servizio in Italia.

Eni HVOlution

Eni ha potuto offrire ai propri clienti questo innovativo biocarburante grazie all’investimento nell’ambito della mobilità sostenibile realizzato sin dal 2014 con la trasformazione delle raffinerie di Venezia e Gela in bioraffinerie, che dalla fine del 2022 sono palm oil free.

Eni ha siglato accordi e collaborazioni che permettono di valorizzare gli scarti e i rifiuti utilizzandoli come feedstock per la produzione di biocarburanti come HVOlution.

In diversi paesi dell’Africa tra i quali Kenya, Mozambico e Congo, Eni sta sviluppando una rete di agri-hub in cui verranno prodotti olii vegetali in grado di crescere in terreni marginali e aree degradate e non in competizione con la filiera alimentare, creando inoltre opportunità di lavoro sul territorio.

Recentemente nella boraffineria di Gela è arrivato il primo carico di olio vegetale prodotto in Kenya, mentre a Venezia è arrivato il primo lotto di olii di frittura esausti. L’obiettivo è di coprire il 35% dell’approvvigionamento delle bioraffinerie Eni entro il 2025.

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