Apple è stata citata in giudizio da un avvocato di New York per aver raccolto dati sensibili degli utenti contro il loro consenso. Se la causa andrà in porto potrebbe essere costretta a risarcire i consumatori con una multa fino a 5 milioni di dollari.

Non è la prima volta che Apple si trova a dover rispondere ad accuse del genere. Secondo Paul Whalen, l’avvocato che ha citato in giudizio l’azienda negli Stati Uniti, il colosso di Cupertino avrebbe raccolto dati sensibili degli utenti attraverso applicazioni come App Store, Apple Music ed Apple TV.

Apple potrebbe arrivare a pagare fino a 5 milioni di dollari

Il numero univoco associato a qualunque ID dell’account di iCloud viene tendenzialmente utilizzato per raccogliere dati degli utenti come nome, indirizzo e-mail e numero di telefono. Secondo l’avvocato, invece, Apple avrebbe raccolto dati sensibili come orientamento sessuale, religione e anche stato di salute.

I consumatori Apple hanno pieno controllo della propria privacy utilizzando i prodotti della mela, avendo modo di decidere quali dati possono essere raccolti, quindi l’accusa verterebbe proprio sul fatto che l’azienda sia andata contro i propri principi. Se l’accusa dovesse andare in porto la multa ammonterebbe a 5 milioni di dollari e tutti gli utenti potranno anche effettuare un reclamo.

Dal canto suo Apple non ha ancora commentato l’accaduto e quindi non sappiamo ancora se le accuse saranno fondate e come questa situazione si ritorcerà nei confronti di tutti gli utenti.

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