Sony ha lanciato Mocopi, un sistema di motion capture in tempo reale per la realtà virtuale. In parole povere, si tratta di un sistema in grado di tracciare i movimenti del nostro corpo in modo da poterne creare una versione virtuale del tutto simile ad un avatar, la quale potrà essere customizzata direttamente dall’applicazione per smartphone.

L’avatar in questione sarà in grado di utilizzare i dati di movimento rilevati da sei sensori e potrà essere gestito con tutti i servizi compatibili, a partire da VRChat. Per riuscire a farlo Mocopi è stato dotato di un algoritmo proprietario in grado di  realizzare misurazioni accurate del movimento nonostante la disponibilità abbastanza ridotta in tal senso. I sei sensori, sotto forma di cinturini, vengono infatti disposti in ogni parte del corpo aprendo la strada per vari utilizzi con un ingombro notevolmente ridotto.

Ognuno dei sensori è caratterizzato da un peso pari a 8 grammi e un diametro di 32 millimetri, risultando compatibile con tutti gli smartphone e dispositivi iOS ed Android. Naturalmente, il prodotto è stato ideato con un occhio di riguardo al settore del gaming, in particolare quello collegato al metaverso. La commercializzazione sarà limitata inizialmente al Giappone, con l’arrivo nelle rivendite previsto all’inizio del prossimo anno, mentre le prenotazioni inizieranno il 15 dicembre.

Il prezzo di vendita sarà di 49.500 Yen, un importo il quale ingloba anche  le tasse, pari a poco più di 340 euro con il cambio attuale, quindi abbastanza contenuto. Per quanto concerne Europa e Stati Uniti si attendono ancora notizie in merito.

Perché Mocopi?

Naturalmente, una delle prime caratteristiche che ha destato curiosità negli appassionati è proprio quella relativa al nome del nuovo prodotto di Sony. Secondo alcune interpretazioni si tratterebbe di un mix tra motion e capture, che partendo da “mo-cap” sarebbe infine sfociato in Mocopi.

Altro tratto distintivo del prodotto è rappresentato dall’utilizzo di una tecnologia proprietaria per il cui funzionamento bastano uno smartphone e una app dedicata. Considerato come le soluzioni hardware di questo genere comportano costi molto pesanti proprio il prezzo contenuto di vendita è destinato a pesare molto sul suo eventuale successo, come del resto compreso da Sony che, nel pubblicizzare il suo arrivo, non ha esitato a metterne in rilievo i costi contenuti.

La stessa azienda ha peraltro diffuso un video tutorial, quello riportato sotto, in cui si spiega ai possibili utenti il modo migliore per abbinare i sensori all’app per poi indossarli e calibrarli. Una volta condotta a termine questa operazione preliminare sarà l’interessato a decidere se ballare o fare altri movimenti che verranno riprodotti nell’applicazione.

Le premesse su cui nasce Mocopi sono ambiziose

Occorre sottolineare come Mocopi nasca su premesse abbastanza ambiziose. Non si limita a rivolgersi a chi abbia intenzione di dedicarsi al metaverso, ma allarga il suo raggio d’azione a registi e altre figure professionali le quali si occupano abitualmente di animazione. Dalla stessa azienda nipponica fanno sapere infatti che sarà possibile utilizzare gli avatar VRM esistenti ed esportare i video registrati in formato MP4. La condizione in grado di rendere tutto ciò possibile sarà la disponibilità di un dispositivo aggiornato a iOS 15.7.1 o Android 11 e versioni successive.

Sony ha anche annunciato che il 15 dicembre fornirà un kit di sviluppo software (SDK) al quale spetta il compito di collegare i dati di motion capture con i servizi relativi alla realtà virtuale e aumentata, insieme alla piattaforma di sviluppo in tempo reale Unity e all’app di animazione/mocap di Autodesk. Secondo l’azienda  grazie ad esso sarà possibile l’espansione dell’utilizzo dei dati di movimento a favore delle attività di tracciamento del corpo, tale da agevolare in maniera decisiva lo sviluppo di nuovi servizi in aree come fitness e metaverso.

Come già ricordato, ancora non si hanno notizie relative alla vendita di Mocopi fuori dal territorio giapponese. Molto dipenderà anche dall’accoglienza che il mercato domestico riserverà al nuovo prodotto del gigante asiatico dell’intrattenimento.

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