McDonald’s ha deciso di accettare pagamenti in criptovalute. Per il momento sarà soltanto un ristorante di Lugano a concedere questa opportunità ai clienti più dinamici e abituati all’utilizzo delle nuove tecnologie, ma si tratta a ben vedere di una notizia di grande rilievo, considerato come proprio dalle grandi catene vada a dipendere per buona parte l’adozione di massa degli asset digitali.

Occorre poi sottolineare come la scelta dell’azienda non sia da considerare casuale. All’inizio dell’anno, infatti, la città elvetica ha deciso di varare il cosiddetto Plan B, nell’intento di consentire ai propri amministrati di poter utilizzare anche Bitcoin e altri token per il pagamento delle tasse, comprese quelle scolastiche, e di una serie di servizi locali, a partire dai parcheggi.

Segno evidente che ormai gli asset virtuali rappresentano la normalità almeno in questa parte della Svizzera. Una normalità che è stata valutata anche da McDonald’s, spingendo la catena ad aprire una porta in tal senso. I token accettati per il momento saranno Bitcoin e Tether, ma è presumibile un allargamento della proposta nell’immediato futuro.

L’adozione di massa delle criptovalute è ormai all’ordine del giorno

Il crypto winter in atto sembrava doversi ripercuotere come un macigno sulle speranze dei crypto-fans. Al contrario sembra invece potersi trasformare in una vera opportunità per le aziende interessate a sfruttare l’innovazione finanziaria offrendo servizi più che puntando sul semplice trading, che si sta del resto facendo sempre più rischioso, giorno dopo giorno. Sono infatti sempre più diffusi i pagamenti che vedono l’impiego di criptovalute, tanto da spingere più di un osservatore a ritenere sempre più vicina la cosiddetta adozione di massa degli asset digitali.

Basta del resto dare uno sguardo alle tante aziende che hanno deciso di concedere questa opportunità alla propria clientela per capire cosa stia accadendo. A vedere le potenzialità del trend sono stati peraltro anche i colossi dei pagamenti, a partire da MasterCard e VISA, che hanno deciso di offrire carte collegate alla criptovaluta in modo da prendere posizione in un banchetto che si preannuncia sempre più lauto.

Così come sono sempre di più le aziende che hanno aperto al denaro virtuale all’interno dei propri sistemi di pagamento. Ad esempio quelle dell’automotive, ove si staglia Tesla, della moda, con Gucci, Off White, Philipp Plein, Hublot e Louis Vuitton in bella evidenza. Mentre nelle sale cinematografiche di AMC è possibile pagare i biglietti con Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Bitcoin Cash, Shiba Inu e Dogecoin.

La lista è non solo larga, ma continua ad allungarsi di giorno in giorno, segno evidente che sono sempre di più le persone le quali utilizzano il denaro digitale come strumento di pagamento abituale. Una tendenza del resto favorita anche dalla notevole facilità delle operazioni, la quale può facilmente essere dedotta dal filmato che abbiamo accluso. Con un gigante come McDonald’s, però, la strada verso l’adozione di massa tanto sognata dai sostenitori delle criptovalute sembra potersi approssimare con maggiore rapidità rispetto a quanto si pensasse sino a qualche anno fa.

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