Elon Musk può ora contare su nuovi alleati finanziari nella sua scalata per l’acquisizione di Twitter  per 44 miliardi di dollari. Il padre fondatore di Tesla da adesso avrà al proprio fianco Larry Ellison, il principe saudita Alwaleed bin Talal e Binance, il noto exchange di criptovalute, solo per nominare alcuni tra gli investitori più di rilievo.

CNBC ha riportato, inoltre, che Elon Musk diverrà “CEO temporaneo” di Twitter una volta completata l’acquisizione.

Queste entrate sono giunte in seguito a un round di finanziamenti che ha permesso a Musk di assicurarsi 7,1 miliardi di impegni azionari riducendo così la pressione sul proprio patrimonio personale e dunque sulle azioni di Tesla, strettamente legate al patrimonio del suo fondatore che ne detiene il 17% pari a 172 milioni circa in azioni.

L’investimento principale arriva da Larry Ellison, co-fondatore e attuale CTO (Chief Technology Officer) di Oracle, che ha impegnato 1 miliardo di dollari alla causa di Musk, suo amico storico fin dai tempi in cui era un membro del consiglio di amministrazione di Tesla nel 2018.

Ellison, inoltre, è da tempo nel novero degli uomini più ricchi del mondo – con un patrimonio di più di 100 miliardi di dollari – dunque un investimento di 1 miliardo rappresenta una piccola porzione del proprio patrimonio personale.

Nella lista degli investitori che supportano l’acquisizione di Twitter da parte dell’eclettico Musk troviamo, come accennato, Alwaleed, principe saudita che aveva inizialmente criticato l’offerta di Musk di 54,20 dollari per azione ritenendola troppo bassa in quanto non rappresentativa del vero valore intrinseco di Twitter. Alwaleed sembra essere tornato sui suoi passi e ha accettato di trasferire la propria quota di azioni di Twitter, del valore di circa 1,7 miliardi di dollari, nella nuova proprietà privata guidata da Elon Musk.

Come cambierà Twitter con Elon Musk?

Il progetto di Elon Musk per rivoluzionare Twitter è in gran parte avvolto nel mistero anche se alcuni punti chiave sono noti: libertà di parola, autenticare tutti gli utenti sulla piattaforma e rendere open source gli algoritmi che regolano Twitter.

È inutile sottolineare come un progetto del genere sia incredibilmente ambizioso e al limite dell’impossibile se non provenisse dalla mente della persona che punta a portare il genere umano e la sua civiltà su Marte.

I punti programmatici della rivoluzione Musk su Twitter hanno acceso dibattiti e confronti online sia per quanto concerne la libertà di parola che per l’intenzione di rendere open source gli algoritmi di Twitter al fine di rendere più trasparente il funzionamento della piattaforma.

La scelta è già stata ampiamente criticata dagli esperti di intelligenza artificiale in quanto considerata rischiosa poiché potrebbe compromettere il quieto vivere del social ed esporre a malintenzionati i dati sensibili degli utenti stessi.

Nonostante Musk sia un personaggio tanto ambizioso quanto divisivo c’è crescente fiducia sul fatto che l’acquisizione possa andare a buon fine e gli investimenti raccolti finora ne sono una lampante dimostrazione.

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