Sulla scia dell’indagine condotta dall’antitrust UE incentrata su Apple Pay, il miliardario Elon Musk ha colto l’occasione per dire la sua in merito alle commissioni applicate dall’App Store.

Senza peli sulla lingua il numero uno di Tesla, che recentemente ha acquistato Twitter, ha ribadito che la commissione del 30% applicata dall’App Store non va affatto bene, in quanto rappresenta una sorta di pesante tassa su Internet.

Le commissioni applicate dall’App Store sono un’enorme tassa globale secondo Elon Musk

Elon Musk ha aggiunto che il tasso di commissione applicato da Apple è 10 volte superiore rispetto ad esempio a quanto applicato sulla maggior parte delle transazioni con carta di credito.

Non è la prima volta che il CEO di Tesla e SpaceX attacca il colosso di Cupertino su questo fronte, dato che l’anno scorso ha sostenuto Epic Games nel processo contro Apple. Negli ultimi anni la commissione dell’App Store è stata presa di mira anche dai legislatori statunitensi.

Una commissione del 30% è stata uno standard del settore per la maggior parte dei mercati relativi alle app, compresi quelli gestiti da Google, Samsung e Microsoft, e alcune piattaforme come Facebook arrivano ad applicare una tariffa del 50% su determinati acquisti.

Google ha ridotto la sua commissione al 15% nell’ottobre 2021, mentre Apple ha in programma di abbassarla al 15% per le aziende che guadagnano meno di 1 milione di dollari dall’App Store.

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