Tra i maggiori sostenitori delle criptovalute ci sarebbero gli psicopatici e i narcisisti. A trarre questa conclusione è una ricerca condotta dalla Queensland University of Technology che è partita dall’elevato grado di rischio insito nell’investimento in Bitcoin e Altcoin per cercare di stabilire quale platea sia maggiormente disposta a correrlo.

Sono stati gli stessi estensori dello studio ad affermare l’intento iniziale di investigare sulla relazione tra i tratti della personalità della cosiddetta “tetrade oscura” e gli atteggiamenti nei confronti della criptovaluta, con conclusioni destinate a scatenare reazioni facilmente prevedibili all’interno della variegata comunità che sin dall’inizio ha seguito con passione l’innovazione finanziaria.

Cos’è la tetrade oscura?

Prima di entrare nel merito della ricerca (che trovate in fondo), occorre naturalmente spiegare cosa si intenda per tetrade oscura. In psicologia, tale termine è utilizzato per fare riferimento a un gruppo di quattro tratti della personalità, ovvero machiavellismo, narcisismo e psicopatia (componenti la ” triade oscura “), più sadismo.

Il motivo per il quale questi tratti sono denominati oscuri è da ravvisare in particolare nel fatto che fanno da base ad alcune qualità “malvagie”: un estremo egoismo e la tendenza ad approfittarsi degli altri senza riuscire a stabilire empatia con loro. Stranamente (o forse no…) la combinazione di questi fattori è spesso correlata a comportamenti che sfociano in una maggiore assunzione di rischi.

Considerato come l’investimento in criptovalute sia considerato un’attività ad elevato grado di rischio, l’associazione venuta fuori dalle domande rivolte ai 566 soggetti che hanno preso parte allo studio non dovrebbe sorprendere eccessivamente.

I risultati della ricerca

Alle persone interpellate è stato chiesto di rispondere a una serie di domande relative al proprio atteggiamento nei confronti delle criptovalute. In particolare è stato domandato se avessero pianificato o meno di investire in esse. Tra i partecipanti, il 26% ha affermato di essere in possesso di asset virtuali, mentre il 64% ha mostrato un interesse più o meno elevato per gli investimenti in criptovalute.

Per misurare i tratti dei partecipanti e relazionarli alla tetrade oscura sono stati utilizzati test psicologici standard, cui si è aggiunta la misurazione dei tratti che potrebbero collegare la tetrade oscura ai giudizi sulle criptovalute, ovvero:

  • la paura di perdere qualcosa di importante indicata spesso con il termine FOMO, acronimo di Fear Of Missing Out, la sensazione che gli altri stiano vivendo esperienze migliori delle proprie;
  • la positività, ovvero la tendenza ad assumere un punto di vista costantemente ottimistico nella vita di tutti i giorni;
  • la convinzione nelle teorie del complotto, ovvero che forze oscure siano costantemente in pista per portare avanti scopi inconfessabili.

Tetrade e criptovalute

Come dovrebbe essere evidente, un motivo che spinge a investire in criptovalute è la speranza di ottenere rendimenti elevati. La ricerca, però, mostra che i tratti della personalità oscura guidano anche l’acquisto di criptovalute.

In particolare sono i machiavellici, coloro che sono portate all’inganno e alla manipolazione interpersonale, ad amare le crypto, verso le quali hanno un approccio calcolato, nel preciso intento di conseguire gli obiettivi. Essendo contrari all’adozione di decisioni impulsive, è meno probabile che decidano di impegnarsi nel gioco d’azzardo problematico.

I machiavellici, inoltre, sono più portati a credere nelle cospirazioni del governo, mediante attività di controllo sui cittadini portati avanti mediante l’utilizzo di agenzie preposte allo scopo, oltre che nella mancanza di buonafede dei politici. La motivazione di fondo della loro adesione agli asset virtuali è da individuare proprio nella diffidenza verso i politici e le agenzie governative, tipica di molti sostenitori delle criptovalute.

Altra categoria che le ama è poi quella dei narcisisti. Il narcisismo è un tratto della personalità egocentrico, tale da spingere chi ne è portatore a pensare di essere il centro del mondo, ovvero in una posizione di privilegio tale da dover sfociare nel predominio sugli altri. Sin troppo sicuri di sé stessi, gli appartenenti alla categoria sono ben disposti ad investimenti rischiosi, come quelli sul mercato finanziario o nel gioco d’azzardo.

I narcisisti hanno inoltre la tendenza a concentrarsi sul lato positivo della vita, reputando quindi che le criptovalute siano uno strumento in grado di migliorarne l’esistenza.

Per quanto riguarda gli psicopatici, si indica con questo termine chi è dotato di un tratto di personalità antisociale, insensibile e impulsivo. Chi fa parte della categoria, spesso presenta difficoltà a percepire, comprendere o affrontare le proprie emozioni in quanto sprovvisto della necessaria intelligenza emotiva e di empatia verso il prossimo.

A rendere gli psicopatici in grado di opporre maggiore resistenza a stress e ansia è la loro natura sconsiderata. Alla ricerca costante di stimoli e rischi in grado di farli sentire più vivi, trovano nella dipendenza dal gioco una valvola di sfogo in tal senso. Anche nei confronti del denaro virtuale hanno un approccio analogo: lo amano in quanto trovano nella paura degli altri di perdere i soldi investiti qualcosa di eccitante.

Infine i sadici, persone che godono della sofferenza altrui. Aggressivi e capaci di comportamenti crudeli, trovano sfogo anche sul web, rivelandosi i perfetti troll ormai di perenne stanza su Internet. Se a prima vita appare improbabile che l’acquisto di criptovalute da parte loro danneggi gli altri, occorre notare come non intendano perdere i premi degli investimenti.

A differenza dei narcisisti, sia gli psicopatici che i sadici latinano in termini di positività nei riguardi delle criptovalute, mancando proprio di simpatia nei loro confronti. A spingerli verso le stesse sono il piacere di vedere il dolore di un altro e la paura di perdere, entrambi legati all’egoismo.

Le conclusioni

Lo studio della criptovaluta portato avanti utilizzando come strumento la lente psicologica della tetrade oscura, secondo Di Wang, Brett Martin e Yun Jao, i docenti che l’hanno condotto, va ad offrire preziose informazioni sui motivi che sono alla base del desiderio di investire in asset digitali.

Sono gli stessi proponenti ad affermare che, naturalmente, non tutti coloro che sono interessati in tal senso siano spinti a farlo dai tratti riconducibili alla tetrade oscura. Ad avere queste caratteristiche è soltanto un sottoinsieme di coloro che investono in questo settore. Se però qualcuno tra coloro che hanno Bitcoin o Altcoin nel proprio wallet fosse intenzionato a capire il proprio profilo di investitore, può senz’altro procedere all’esecuzione del test della personalità della triade oscura e di quello relativo al sadismo online.

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