Una nuova promessa per il futuro della mobilità sostenibile arriva dall’Università del Michigan. La batteria litio-zolfo di nuova concezione statunitense potrebbe risolvere uno dei grossi limiti di questa soluzione, ossia il bassissimo numero di cicli di carica/scarica.

L’accoppiata litio-zolfo offre di base una capacità di accumulo cinque volte superiore rispetto agli ioni di litio, oltre a costi ridotti, tuttavia questa soluzione deve fare i conti con l’effetto shuffle, ovvero la progressiva perdita di materiale attivo dall’elettrodo che determina la breve vita della batteria.

batteria litio zolfo

I tentativi di incrementare la durata di servizio finora è sempre andata a scapito delle prestazioni, ma la nuova soluzione a stelle e strisce punta a realizzare una batteria che aumenti la velocità di cicli senza penalizzare altri fattori, non ultimo i costi.

La soluzione adottata dagli scienziati della Michigan University consiste in una nuova membrana ispirata alla struttura fibrosa della cartilagine e composta da una rete di nanofibre aramidiche riciclate dal Kevlar. Tale membrana consente il passaggio degli ioni tra gli elettrodi, ma blocca le particelle di polisolfuro di litio responsabili dell’effetto shuffle.

La batteria Litio-Zolfo potrebbe moltiplicare l’autonomia elettrica

Secondo il professor Nicholas Kotov, che ha guidato la ricerca statunitense, la soluzione è quasi perfetta, in quanto la “batteria bio” ha mostrato una capacità vicina al massimo teorico di 1268 mAh/g e oltre 3500 cicli di carica/scarica.

Il dispositivo è anche in grado di gestire le temperature estreme in contesti quali la ricarica in pieno sole o nel freddo dell’inverno, tuttavia la sua vita potrebbe accorciarsi con la ricarica rapida avvicinandosi ai 1.000 cicli che dovrebbero corrispondere a una durata di una decina di anni. Qui la pubblicazione, per tutti i dettagli sullo studio.

Se la soluzione si dimostrerà valida, auto elettriche, monopattini, scooter, hoverboard e altri veicoli a zero emissioni potrebbero quintuplicare la loro autonomia.

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