Il MiSE definisce la data ultima entro la quale ci sarà lo spegnimento delle trasmissioni via digitale terrestre in MPEG2 a favore dell’MPEG4.

I canali nazionali dovranno essere obbligatoriamente codificati in MPEG4 entro l’8 marzo, a ridosso della liberazione della banda 700 MHz nella gran parte del Nord Italia: il 9 marzo per Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino Alto Adige e il 14 marzo per Emilia-Romagna e Triveneto.

Questa data coinvolge anche le emittenti locali che dovranno passare entro l’8 marzo allo standard MPEG4 nel caso non l’avessero già fatto, tuttavia le emittenti delle regioni che entro la medesima data non avranno ancora liberato la banda 700 dovranno accendere le trasmissioni in MPEG 4 contestualmente alla migrazione delle frequenze nella propria area e comunque non oltre il 30 giugno 2022.

Il governo concede alle emittenti di trasmettere in simulcast fino a fine 2022

Per ammorbidire ulteriormente l’impatto della transizione ed evitare picchi ingestibili di domanda il MiSE ha concesso alle emittenti di continuare le trasmissioni in MPEG2 in simulcast fino al 31 dicembre 2022, ma per spingere l’adeguamento con la sostituzione della TV o con l’acquisto di un nuovo decoder, i canali MPEG2 non potranno più avere la numerazione bassa e dovranno posizionarsi nei canali oltre il 500, dove oggi troviamo i canali MPEG4. Ad esempio RAI Uno HD prenderà la numerazione “1” e RAI Uno migrerà al numero “501”.

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