All’epoca ebbi il piacere di provare per qualche tempo il modello precedente e affascinato dalle sue potenzialità non vedevo l’ora di provarne l’evoluzione, tuttavia le mie enormi attese sono state deluse quando mi son trovato faccia a faccia con la realtà. Ebbene sì perché Fitbit Charge 5 non si avvicina neanche lontanamente all’idea che mi ero fatto intorno al successore del Fitbit Charge 4 e sa tanto, per svariati aspetti che vedremo più avanti, della solita minestra riscaldata, con niente di realmente nuovo rispetto al predecessore, alla concorrenza e ai fratelli.

Potrei chiudere qui, ora, questa recensione atipica dicendovi che Fitbit Charge 5 è fondamentalmente un Fitbit Charge 4 o un Fitbit Luxe più bello, però mi rendo conto che non sarebbe corretto nei confronti di una smartband che viene venduta a un prezzo importante. Ma perché dico questo? La risposta è molto semplice: Fitbit Charge 5 fa, in linea di massima, le stesse cose degli altri due, con la sola differenza di avere dalla sua un display migliore per definizione e colori; e il bello è che funziona nello stesso modo degli altri due, sia da solo che attraverso l’applicazione.

Ciò perché, nonostante sia passato del tempo, Fitbit non è riuscita a fare nessun passo in avanti, nemmeno con la guida di Google, e il software dei suoi dispositivi indossabili, le specifiche tecniche, l’applicazione, le funzioni dell’applicazione e, soprattutto, le ottimizzazioni sono sempre quelle, solo con una veste diversa. La scheda tecnica, a dir la verità, include una caratteristica che mi attirava molto e che non vedevo l’ora di provare personalmente, poiché sono uno sportivo incallito, ma con mio enorme stupore ho scoperto, quando l’ho ricevuto, che il pubblicizzato ECG non è disponibile al lancio e che arriverà solamente nei prossimi mesi con un aggiornamento software di sistema.

E la cosa bella, brutta dovrei dire, è che documentandomi in giro mi son reso conto che questo modo di fare non è nuovo in casa Fitbit e che in passato si è già verificato altre volte che delle funzioni super pubblicizzate in occasione della presentazione poi non fossero disponibili al lancio e arrivassero solamente con mesi e mesi di ritardo. Un modo di fare non propriamente corretto nei confronti di chi vuole acquistare un prodotto così come gli viene presentato, soprattutto se poi il prodotto in questione costa 3-4 volte quanto costano quelli della concorrenza che fanno le medesime cose. Perciò l’unica cosa in più rispetto agli altri due e alle tantissime smartband della concorrenza che costano molto meno e fanno le stesse cose non c’è: niente ECG e chissà quando arriverà.

Fitbit Charge 5 quindi funziona nello stesso modo del modello precedente e del Luxe e offre le loro stesse funzionalità, con in più qualche caratteristica in aggiunta o in meno qua e là e un display decisamente migliore per luminosità, definizione, colori, sensibilità e reattività. Ciò non significa però che funzioni male o che non sia una smartband completa, funzionale e di qualità, oltre che ben costruita ed elegante, anzi; vuol dire solamente che non è quel qualcosa di stupefacente come afferma l’azienda e che è solamente una delle tante smartband in circolazione, per di più decisamente costosa.

L’unica cosa per cui si sarebbe potuta differenziare dalle tante è altre manco c’è, nonostante fosse stata pubblicizzata. Vien da sé che il giudizio sul suo conto non può essere positivo ed entusiasmante e questo è un vero peccato, soprattutto per me che sono uno sportivo appassionato di questi aggeggi. La sua criticità più grande comunque è l’applicazione lenta, brutta da vedere, che si blocca, che non sincronizza, con funzioni limitate per via dell’abbonamento premium e che funziona complessivamente male, oltre ai pochi istituti bancari supportato da Fitbit Pay; a parte queste due cose, che fra l’altro Fitbit si porta avanti da anni, proprio come il resto, non mi sento di segnalare altro. L’autonomia è buona e rispecchia quanto dichiarato dall’azienda e arriva intorno a una settimana con un uso normale e ai 3 giorni con un uso intenso.

Il discorso quindi è esattamente quello fatto col Luxe qualche settimana fa, ahimè. Per quello che Fitbit Charge 5 costa, soprattutto rispetto alle tante concorrenti che fanno le stesse cose e che funzionano altrettanto bene, mi aspetterei, anzi pretendo, tutt’altra qualità software, di funzioni, di novità rispetto al passato e con l’applicazione, oltre che una completezza che non deve per forza passare da un abbonamento premium. Dunque, Fitbit Charge 5 è da buttare? Il discorso fatto finora è piuttosto chiaro e la risposta è che ne vale la pena solamente se si è fan dei prodotti di Fitbit e si usano e si posseggono già suoi prodotti, altrimenti non c’è alcuna ragione valida per comprarla. Per i temerari su Amazon costa 179,99 euro.

Chiaro che questo è un mio pensiero da appassionato di wearable, che ne prova abbastanza e che ne ha provati diversi dell’azienda, che vuole dare una chiave di lettura diversa dal solito sul prodotto, fuori dai soliti elenchi della spesa fatti per pubblicizzare piuttosto che per raccontare; per quelli c’è il sito ufficiale.