Come un fulmine a ciel sereno, il colosso di Mountain View porta Fuchsia OS su Google Nest Hub (2018), lo smart display di Google finora animato invece da “Cast OS“, un sistema operativo basato su Linux ed in grado di controllare l’hardware e le varie funzioni software presenti sul dispositivo smart.

Fuchsia OS alla base di Nest Hub del 2018

La notizia è stata direttamente annunciata da Google che, a partire dalla giornata odierna, inizierà a rilasciare l’aggiornamento del sistema operativo per tutti gli utenti muniti della prima generazione di Google Nest Hub. Secondo le poche informazioni condivise dal team di Google, scopriamo che il passaggio da Cast OS a Fuchsia OS avverrà “dietro le quinte”, in un processo appositamente studiato per non stravolgere l’esperienza di utilizzo dello smart display.

Questa decisione porterà gli utenti a non accorgersi di avere installato un sistema operativo completamente differente, ma Google stesso procederà con i piedi di piombo con un ciclo di rilascio lento ma costante, a partire dagli utenti iscritti al programma Preview, e che impegnerà la compagnia per i prossimi mesi a venire.

Non si tratta solo di telefoni e PC. Nel mondo dell’IoT, c’è un numero crescente di dispositivi che richiedono sistemi operativi e nuovi tempi di esecuzione e così via – sottolinea Hiroshi Lockheimer, SVP di Google per Android, Chrome/OS, Play e Foto. Penso che ci sia molto spazio per più sistemi operativi con diversi punti di forza e specializzazioni. Fucsia è una di quelle cose e quindi, rimanete sintonizzati.”

In futuro Fuchsia OS sbarcherà su tanti altri prodotti smart di Google? È ancora troppo presto per rispondere in maniera decisa a questa domanda, ma è probabile che il rilascio sulla prima generazione di Nest Hub farà da apripista per tutta una serie di dispositivi smart.