Nonostante la pandemia legata al nuovo coronavirus abbia di fatto limitato molte realtà, Netflix sembra essere rimasta immune e ha continuato a sfornare nuovi contenuti originali con impressionante regolarità.
In questo modo il più grande servizio di streaming al mondo continua a mantenere la propria posizione, nonostante i ripetuti attacchi da parte della concorrenza, che si fa via via più spietata. Tutto questo però ha un prezzo e molto presto Netflix potrebbe essere costretta a riversarlo sulle tasche dei propri abbonati con un nuovo aumento del canone mensile.
Ne è certo Alex Giaimo di Jefferies, secondo cui è probabile che Netflix aumenti il canone mensile di 1-2 dollari nei prossimi mesi, sia nel Nord America sia in Europa. Secondo l’analista, che ha valutato il linguaggio utilizzato nell’esposizione dei risultati finanziari del secondo trimestre, è probabile che l’aumento parta da Europa, Africa e Medio Oriente e arrivi negli Stati Uniti e nel Nord America solo in un secondo momento.
In questo modo Netflix potrebbe incrementare di propri ricavi di una cifra compresa tra i 500 milioni e il miliardo di dollari nell’anno fiscale 2021. D’altro canto il canone di abbonamento è l’unica fonte di introito per Netflix, che non vende pubblicità da inserire nei propri contenuti e non può quindi contare su altre entrate.
Netflix presenterà i risultati finanziari del terzo trimestre il prossimo 20 ottobre e in quella data potremo scoprire se ci sono realmente aumenti in vista per il servizio o se sarà tutto rimandato al 2021.
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