Risolvere i problemi relativi al parcheggio e alla ricarica dei monopattini elettrici utilizzati per i servizi di sharing: ecco come nasce il primo monopattino elettrico a guida autonoma prodotto da Segway-Ninebot, chiamato KickScooter T60, ed è stato presentato a Pechino lo scorso venerdì.

Sia Uber che Lyft hanno mostrato interesse per questo nuovo modello di monopattino elettrico dotato di tre ruote, due anteriori ed una posteriore, che garantiscono maggiore stabilità durante la guida manuale ma soprattutto per l’intelligenza artificiale. I servizi di sharing per la mobilità cittadina puntano tutto su veicoli piccoli, agili e veloci, in grado di arrivare lì dove auto e bus non possono arrivare in superficie, come ad esempio le ZTL.

Saranno i monopattini stessi, una volta terminata la loro funzione, a tornare autonomamente presso la stazione di ricarica più vicina utilizzando i sensori installati, complessi algoritmi di intelligenza artificiale ed il cloud, anche grazie alla diffusione di nuove tecnologie come Internet of Things e il 5G, che sta prendendo sempre più piede, anche qui in Italia.

Il monopattino elettrico è frutto della collaborazione tra l’azienda cinese Ninebot e l’americana Segway, nonostante i rincari di Trump e la brutta faccenda con Huawei (che va ancora avanti, NdR): il costo per ogni singolo monopattino elettrico a guida autonoma sarebbe di circa 1400 dollari, una spesa fortemente superiore alla media per questa tipologia di prodotti, che si attesta intorno ai 300 dollari.

Purtroppo non è stata fornita una prova pubblica per questo nuovo modello Segway-Ninebot, quindi non abbiamo video che attestino il funzionamento del KickScooter T60, ma le aziende sono fiduciose che il prossimo anno potremo vederle in funziona su strada.

Ovviamente parliamo per la Cina, qui da noi in Italia non hanno ancora le idee chiare su una legislazione che regolamenti finalmente nero su bianco biciclette e monopattini elettrici dato che al momento sembra più una sperimentazione.