Recensione Ninebot D28 – I monopattini elettrici della serie D di Segway-Ninebot sono stati presentati in primavera e fin da subito hanno ottenuto un buon successo di vendite, grazie a un rapporto prezzo/prestazioni sempre adeguato.

Nelle ultime settimane ho avuto modo di provare Segway-Ninebot D28, il modello di mezzo della serie, e oggi voglio raccontarvi come si è comportato nel periodo in cui l’ho messo alla frusta nelle situazioni più disparate. Non mi sono limitato a un classico utilizzo urbano ma ho voluto provarlo anche su qualche strada bianca e sulle colline che mi circondano, per capire quanto possa essere utile nella vita di tutti i giorni.

Prestazioni ineccepibili

Partiamo dalla parte tecnica, legata alle prestazioni e all’autonomia. Ninebot D28E monta un motore con potenza massima di 300 watt, che gli permette di spingersi fino a 25 Km/h, nel pieno rispetto delle norme vigenti, e di superare pendenze fino al 15%. Sono disponibili tre diverse modalità azionabili direttamente dal monopattino, più una quarta che invece può essere azionata solo dallo smartphone.

Ninebot D28E

Con un doppio tocco sul tasto di accensione si passa da una modalità all’altra e il monopattino “ricorda” la modalità attiva allo spegnimento, evitando di doverla cambiare ogni volta. Si parte dalla modalità ECO, con la velocità massima limitata a 15 Km/h, alla modalità standard, che permette di raggiungere i 25 Km/h, per arrivare alla modalità sport. Quest’ultima non offre una maggiore velocità, restando quindi nei limiti imposti dalla legge, ma offre una accelerazione superiore, per una partenza e una reattività decisamente maggiori, così da garantire una guida decisamente più divertente.

Se invece dovete muovervi in un’area pedonale, dove per legge i monopattini non possono superare i 6 Km/h, dovete ricorrere alla companion app da installare sullo smartphone. Dopo il primo abbinamento (via Bluetooth) è possibile attivare la Walk Mode, che vi consente anche di circolare affiancati a un amico che cammina, senza alcun problema.

Ninebot D28E

Le prestazioni sono davvero ottime, con la modalità sport che risulta davvero divertente da utilizzare, visto che il monopattino accelera molto rapidamente senza peraltro problemi di stabilità, anche sulle strade sterrate o con ghiaino. L’erogazione della potenza è comunque lineare e non crea pericoli di sorta, tanto che in pochi chilometri si riesce a prendere confidenza anche con le curve più impegnative o i passaggi più stretti senza dover mettere il piede a terra.

Per quanto riguarda le salite Ninebot D28E fa decisamente il suo, senza particolari problemi. L’ho messo alla prova su qualche rampa, dove però a creare problemi sono i miei 90 Kg, che gli rendono la vita difficile. Sulle salite fino al 5% il monopattino non fa davvero una piega, riducendo la velocità massima di 2-3 Kmh ma mantenendo sempre la giusta spinta.

Le difficoltà si vedono nelle salite oltre al 10%, soprattutto quelle lunghe qualche centinaio di metri, dove lo spunto iniziale non è sufficiente a fargli completare la salita. Devo però dire che con un passeggero di circa 50 Kg le cose cambiano radicalmente e anche salite del 15% vengono superate senza troppi problemi, con velocità che si mantengono sempre superiori ai 10 Km/h.

Nel complesso quindi le prestazioni sono davvero ottime, con Ninebot D28E che si dimostra agile e scattante in ogni situazione, anche in quelle per cui non è stato pensato, ma di questo ve ne parlo tra poco. Prima infatti voglio parlarvi dell’autonomia, un dato che è sempre controverso e che va interpretato.

Il produttore dichiara un’autonomia massima di 28 Km, che può essere raggiunta su un percorso pianeggiante, in modalità ECO e con un passeggero dal peso di circa 70 Kg. Un risultato buono ma che non sempre rispecchia quello che può essere l’utilizzo realistico.

Questo non significa che i risultati reali siano pessimi, anzi, ma i numeri sono altri. Nel mio caso, ad esempio, ho raggiunto i 15 Km prima che il monopattino si spegnesse completamente, con la modalità sport sempre attiva e un percorso tutt’altro che pianeggiante, fatto di salite tra il 5 e il 10%, strade bianche e percorsi in genere molto ondulati. Un risultato a mio avviso più che valido, considerando che mantenendo sempre la modalità ECO sono riuscito a superare i 20 Km in un percorso molto simile.

Ninebot D28E

I tempi di ricarica sono lunghi ma accettabili, 6-7 ore per riportare la batteria al massimo partendo da zero. Una carica notturna basterà quindi per avere il monopattino sempre pronto al mattino successivo (se lo usate per lavoro o studio) o in qualsiasi momento della giornata.

Ovviamente è possibile ripiegarlo per riporlo nel bagagliaio dell’auto, per portarlo sui messi pubblici o sulle scale senza fare troppa fatica.. Sul manubrio è presente un gancio che va fissato sul parafango posteriore per il trasporto.

Versatile al punto giusto

Nel corso dei miei test non mi sono limitato a percorrere le strade urbane per cui è stato (con ogni probabilità) progettato, ma ho voluto metterlo alla prova per capire la bontà delle soluzioni messe a punto da Segway-Ninebot. Gli pneumatici da 10 pollici con camera d’aria offrono una discreta ammortizzazione sulle strade asfaltate, senza affaticare troppo durante la guida, e fanno del loro meglio anche sulle strade più dissestate.

Manca ovviamente un vero sistema di ammortizzazione, per cui diventa problematico guidare a lungo su strade sterrate, ma non è impossibile. La trazione resta comunque buona, anche in salita, e la ruota anteriore (quella motrice) non slitta nemmeno sul ghiaino.

Bisogna ovviamente prestare attenzione alle buche, cercando di evitarle o, se proprio impossibile, di saltarle, per evitare cadute rovinose e pericolose, ma questo è dovuto anche alle ruote piccole e non è un problema specifico di questo modello, che anzi si comporta davvero molto bene.

Ho provato a portarlo al limite percorrendo una salita di circa 6 chilometri con pendenze medie del 5-6%, e anche in questo caso Ninebot D28E non ha fatto una grinza, mantenendo sempre velocità superiori ai 15 Km/h, senza mai costringermi a scendere o a spingere manualmente. E il recupero dell’energia in discesa è davvero efficiente, tanto che ho percorso la discesa al contrario e gli ultimi 3 Km che mi separavano da casa con l’ultimo 20% della batteria, un risultato per me inatteso.

Ninebot D28E

Buono l’impianto frenante, che pur utilizzando un tamburo posteriore è sufficientemente efficace, almeno in pianura e nelle lievi discese. Dove invece mostra il fianco è nelle discese più ripide, dove sono arrivato a toccare i 35 Km/h e dove il freno posteriore ha fatto davvero fatica a ridurre la velocità, complici la pendenza e il mio peso. Si tratta però di situazioni al limite, che ho voluto testare per sfizio e che non rappresentano certo quello che è l’utilizzo tipico del messo.

In conclusione

Cosa dire dunque di questo Ninebot D28E? Sicuramente è un prodotto molto valido per l’uso cittadino, ma che sa regalare emozioni e divertimento anche a chi lo vuole utilizzare solo per diletto o per muoversi più agevolmente in città, magari per andare in panificio o dal fruttivendolo, senza scomodare l’auto e senza stancarsi.

È decisamente solido, con soluzioni tecnologiche intelligenti, e con il giusto compromesso tra prezzo e prestazioni, il che non guasta mai. Potete acquistare Ninebot D28E su Goboo, che ringraziamo per il sample utilizzato nella nostra prova, a 339 euro, spese di spedizione dalla Spagna incluse, utilizzando il codice GOBOO30030, valido fino al 15 luglio. A seguire il link per l’acquisto.

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