Molte aziende hanno delineato piani per dei taxi volanti, ma Boeing ha appena compiuto un passo importante verso la loro realizzazione pratica. Il costruttore maggiormente conosciuto per aerei e capsule spaziali ha completato il primo volo di prova del suo velivolo VTOL elettrico autonomo, verificando che quello che essenzialmente è un drone possa decollare, librarsi in aria e atterrare in sicurezza.

È un inizio modesto, visto che il cuore del progetto è permettere al taxi volante di andare avanti e indietro, per non parlare del passaggio da una modalità di volo verticale a quella in avanti. Questo comunque lo mette davanti ai concorrenti, e non è un’impresa da poco considerando che si è passati dal design su carta (su computer in realtà) al primo prototipo in appena un anno.

Al termine, il taxi volante fungerà da soluzione di “mobilità aerea urbana” per il trasporto di passeggeri in città in situazioni in cui il trasporto via terra sarebbe lento o poco pratico, con un raggio di 100 KM.

Il propulsore elettrico non è solo per una responsabilità ambientale ma assicura che il drone sia abbastanza silenzioso da funzionare senza irritare le persone a terra.

Boeing ha anche piani per una controparte orientata al trasporto di merci che può trasportare fino a 225 KG di merci, ed è pronta a passare dal test indoor a uno outdoor nel 2019. La sfida più grande potrebbe essere quella di trovare clienti per questi veicoli.

I governi locali sono stati ricettivi ai test, ma hanno ancora ostacoli normativi e pratici da chiarire. Ciò significa che l’industria privata potrebbe approfittarne con già alcune soluzioni adottate nella vita di tutti i giorni.