Si torna a parlare della “storia legale infinita” tra Apple e Qualcomm, dopo però aver subito l’ennesima beffa da parte dell’azienda produttrice di chip, questa volta l’azienda di Cupertino parte all’attacco; come si apprende da una notizia divulgata da CNET, l’azienda voleva utilizzare i chip modem 4G di Qualcomm su iPhone XS, XS Max e XR, ma Qualcomm si è rifiutata di venderli ad Apple.

Se inizialmente si pensava che l’azienda capitanata da Tim Cook avesse deciso di sua spontanea volontà di passare a processori prodotti da Intel, stando alle ultime dichiarazioni, in realtà i dirigenti Qualcomm a non voler vendere più i loro componenti ad Apple, magari proprio per mettere ulteriormente in difficoltà l’azienda di Cupertino.

Per chi non lo sapesse, tutta la vicenda legale ha avuto inizio con una denuncia fatta nei confronti di Qualcomm da parte di Apple, nella quale si affermava che l’azienda produttrice di chip aveva richiesto pagamenti per royalties di brevetti senza però averne alcun diritti di detenzione, arrivando a chiedere ben 1 miliardo di dollari in totale per poter garantire le forniture dei processori baseband degli iPhone. Come se ciò non bastasse, l’azienda con sede a Cupertino ha accusato Qualcomm di aver deliberatamente aumentato il prezzo dei suoi componenti per metterla ulteriormente in difficoltà e rallentare la produzione degli smartphone melati.

Insomma, sembra davvero che questa “guerra” tra colossi tecnologici non sia proprio destinata a vedere una fine, almeno nel breve periodo, infatti, la contro querela presentata da Qualcomm nega tutte le accuse mosse da Apple affermando che quest’ultima volesse semplicemente abbattere il più possibile i costi di produzione.