Apple ha deciso di controbattere, chiarendo la sua posizione e ridimensionando alcuni dei fatti esposti dal report della divisione di ricerca sulla sicurezza Project Zero di Google,  secondo il quale “[È] uno dei più grandi attacchi ai danni degli utenti iPhone mai realizzato.

Secondo l’azienda, il report postato sul blog di Googlecrea la falsa impressione di un fenomeno di massa, ma non è questo il caso“. In una nota rilasciata il 6 Settembre, l’azienda controbatte “la sicurezza di iOS è incomparabile perché ci carichiamo della responsabilità end-to-end per la sicurezza del nostro hardware e software.

Uno dei primi punti che l’azienda di Cupertino rimarca è il periodo in cui gli attacchi sono stati perpetuati: secondo Google il periodo è di due anni, mentre “tutte le evidenze indicano che i siti web responsabili degli attachi sono stati operativi per un breve periodo di tempo, circa due mesi.

Gli attacchi agli utenti iPhone provenivano infatti da siti web che iniettavano del codice malevolo per rubare dati personali come i files presenti nella memoria del telefono e aggiornare costantemente i malintenzionati sulla posizione in tempo reale, circa ogni 60 secondi.

Apple dichiara che i siti responsabili di questi attacchi siano al più una dozzina:”Il post di Google, arrivato sei mesi dopo la patch di iOS che ha chiuso questa falla, crea la falsa impressione  che fosse in atto un fenomeno di massa per monitorare le attività private dell’intera popolazione in tempo reale, provocando terrore a tutti gli utenti iPhone al pensiero che i loro dispositivi possano essere compromessi. Non è mai stato così.

La falla di sicurezza è stata chiusa con la release di iOS 12.1.4, mentre siamo ormai vicini al rilascio definitivo di iOS 13: potremo vedere la release finale all’opera durante l’evento “by innovation only” in programma per il prossimo 10 Settembre, in cui verranno presentati i nuovi iPhone 11.

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