Cyberpunk 2077 è uno dei giochi più attesi in arrivo il prossimo anno, e non è una sorpresa: il titolo è sviluppato dallo stesso studio che ha partorito The Witcher, una delle serie di videogame più apprezzate in assoluto.

Le aspettative sono alte, così come l’impegno dello sviluppatore, CD Project RED. L’azienda annunciò, qualche mese fa, la data di rilascio definitiva di Cyberpunk 2077, prevista per Aprile 2020. Ora che il progetto sta per entrare nella fase finale prima del rilascio, qualcuno si chiede se una deadline così ridotta sia stata effettivamente una buona idea.

Come facciamo a sapere a che punto dello sviluppo si trova Cyberpunk 2077? All’interno del report trimestrale dell’azienda sono citati maggiori costi legati alla produzione da attribuire proprio allo sviluppo di Cyberpunk 2077. Nel report si legge:” Nel terzo trimestre del 2019 la maggior parte delle immobilizzazioni consolidate del Gruppo è stata rappresentata dalle spese per progetti di sviluppo che aggregano le spese correnti del Gruppo per lo sviluppo di nuovi videogiochi e tecnologie. L’aumento segnalato in questo gruppo spese deriva principalmente dallo sviluppo di Cyberpunk 2077, che è ora entrato nella fase di pre-release finale e più intensiva.”

La compagnia ha quindi deciso di aumentare il budget a disposizione del progetto per poter accelerare lo sviluppo del gioco, che attualmente è nella fase che precede il rilascio vero e proprio.

Il titolo è talmente atteso che già si vocifera di una possibile trasposizione cinematografica: ovviamente il protagonista sarebbe Keanu Reeves, che sarà presente anche in forma digitale all’interno del gioco.

Gustatevi nel frattempo il filmato gameplay da ben 14 minuti che è stato pubblicato qualche mese fa, in attesa che nuovi video ci mostrino a che punto è lo sviluppo del gioco. La data di rilascio di Cyberpunk 2077 è fissata per il 16 Aprile 2020, con versioni per piattaforma PS4, Xbox One (di cui da poco si è concluso l’evento X019, in cui sono stati annunciato 50 nuovi titoli), PC e si vocifera anche per Stadia, la piattaforma di cloud gaming sviluppata da Google.