Nelle ultime settimane Xiaomi ha presentato una serie di dispositivi dedicati al gaming che però non stonano nemmeno nelle scrivanie degli utenti più “classici”. Abbiamo pensato dunque di testare i nuovi prodotti e raccontarvi le nostre impressioni in merito a quella che abbiamo chiamato “La Mi scrivania”.

Si parte con Xiaomi Game Keyboard, una tastiera meccanica ibrida dedicata agli appassionati del gaming ma che può essere tranquillamente utilizzata anche da chi scrive per professione. Sto scrivendo questa recensione proprio dalla tastiera Xiaomi, che sto testando da diverse settimane per trovarne i pregi e i difetti.

La Xiaomi Game Keyboard non è una tastiera meccanica a tutti gli effetti, visto che unisce la reattività dei tasti meccanici, con switch personalizzati realizzati da TTC, all’economicità delle tastiere a membrana. Gli switch utilizzati da questa tastiera sono infatti sprovvisti di contatti elettrici ma dispongono di una sorta di “pistoncino” che va a toccare la membrana corrispondente al tasto premuto.

La Mi scrivania 1: recensione Xiaomi Game Keyboard 1

Gli switch sono di tipo rosso, senza feedback tattile e con una corsa di appena 3 millimetri, che li rende sempre reattivi anche senza dover raggiungere il fine corsa. Nella digitazione di tutti i giorni la tastiera rimane comunque discretamente rumorosa, anche se non raggiunge i livelli delle tastiere con switch blu, decisamente molto più sonori da questo punto di vista. Difficile dunque definire meccanica questa tastiera, con Xiaomi stessa che la definisce una tastiera on il feeling da gioco.

La tastiera, compatibile sia con sistemi Windows che macOS, non necessita di software per il corretto funzionamento visto che le funzioni, legate alla retroilluminazione, sono completamente gestibili dalla tastiera stessa. Sono presenti ben 14 effetti dinamici, con la possibilità di cambiare la colorazione, l’intensità e la velocità.

La Mi scrivania 1: recensione Xiaomi Game Keyboard 2

 

La maggior parte delle modalità risulta poco adatta a qualsiasi utilizzo, visto che crea una sensazione di fastidio, in particolare per gli effetti a scorrimento. Più gradevoli, ma che a lungo andare stufano, alcuni effetti, che illuminano la zona circostante al tasto premuto, con un effetto molto particolare. È possibile comunque spegnere la retroilluminazione o sceglierne una fissa, con sette differenti tonalità e quattro livelli di intensità.

La Mi scrivania 1: recensione Xiaomi Game Keyboard 3

Per cambiare la sequenza cromatica dovrete utilizzare i tasti FN e PgUp, per cambiare i color FN+PGDn, la velocità degli effetti si regola con FN e le frecce cursore a destra e sinistra mentre l’intensità luminosa può essere variata con il tasto Fn e i tasti cursore in alto e in basso. Personalmente ho trovato che i tasti neri riflettono in maniera forse eccessiva la luce proveniente dai LED sotto a ogni tasto, con l’effetto di creare una cornice di luce intorno a ognuno di essi, fastidiosa all’inizio ma alla quale ci sia abitua rapidamente.

La Mi scrivania 1: recensione Xiaomi Game Keyboard 4

Di ottima qualità i tasti, realizzati in PBT con le lettere in trasparenza. In circa un mese di utilizzo non ho notato nessun tasto consumato, nemmeno la barra spaziatrice che sollecito personalmente almeno 6-7000 volte al giorno. Buona anche la stabilità dei tasti più larghi, come la barra spaziatrice, i tasti Shift e l’invio, che dispongono di due braccetti che garantiscono un ottimo funzionamento qualsiasi sia il punto di pressione.

Il layout della tastiera è di tipo americano, e potrebbe inizialmente destabilizzare gli utenti da sempre abituati all’utilizzo della tastiera italiana. Mancano infatti i caratteri accentati e cambia la disposizione di alcuni tasti secondari. Impostando la giusta tastiera e con qualche giorno di pratica potrete è possibile raggiungere ottimi risultati in termini di velocità e precisione e difficilmente tornerete indietro, una volta fatta l’abitudine.

La Mi scrivania 1: recensione Xiaomi Game Keyboard 5

Ho provato la tastiera con un paio di giochi in prima persona, per verificare la reattività ed eventuali problemi nel riconoscimento di pressioni multiple, senza riscontrare alcun ritardo o problema di sorta. Non è il campo in cui la utilizzo normalmente ma credo che anche i gamer più esigenti non troveranno particolari problematiche, soprattutto in virtù del prezzo di vendita decisamente allettante.

Xiaomi Game Keyboard è una tastiera a 104 tasti, completa dunque di tastierino numerico che ne aumenta le dimensioni, pari a 430x 135 x 30 millimetri per un peso di 1 chilogrammo. Lo chassis è realizzato in lega di alluminio per contenere il peso e conferire una solidità decisamente valida. La tastiera non si flette nemmeno se sottoposta a forti torsioni e la stabilità è decisamente elevata. Non ci sono i classici piedini pieghevoli, che nelle situazioni più concitate potrebbero minare la stabilità: al loro posto, nella parte posteriore, sono presenti due gommini, che possono essere sostituiti scegliendo tra due set con altezze diverse, per aumentare o diminuire l’inclinazione della tastiera.

Nel complesso dunque non possiamo che essere soddisfatti di questa tastiera. La soluzione ibrida tra una classica tastiera meccanica e una a membrana non si sente nell’uso di tutti i giorni e la sensazione d’uso è decisamente piacevole. Come per un paio di scarpe però bisogna provarla per qualche giorno prima di farci l’abitudine e capire se fa al cavo nostro.

Al prezzo a cui viene proposta però, 43,50 euro su GearBest, Xiaomi Game Keyboard è un best buy assoluto e potrete acquistarla ad occhi chiusi sapendo che avrete un prodotto di buona qualità a un prezzo molto accattivante. Peccato solo che non sia possibile scegliere tra diversi tipi di switch, per soddisfare i vari tipi di utenti, ma a questo prezzo è davvero difficile chiedere di più.

Vi ricordiamo che per aiutarvi a scegliere la tastiera meccanica che fa al caso vostro abbiamo preparato una guida esaustiva che vi permetterà di sciogliere i vostri dubbi.