Solitamente proviamo i prodotti per qualche settimana prima di proporvi la nostra recensione completa, al fine di padroneggiare al meglio il dispositivo e sviscerarne con cura pregi e difetti. Con MoErgo Glove 80 però abbiamo dovuto allungare in maniera significativa i tempi, perché padroneggiare in maniera soddisfacente una tastiera ergonomica è un’impresa tutt’altro che semplice.
In questi otto mesi abbiamo sostituito gli switch, troppo leggeri, passando a una versione più “pesante” e quindi più controllabile, e oggi è giunto il momento di raccontarvi questa esperienza e tutto quello che ci è voluto per imparare a padroneggiarla in maniera dignitosa (ma siamo ancora decisamente lontani da risultati davvero eclatanti.
Ergonomica e personalizzabile
Già al momento dell’acquisto l’utente è chiamato a fare le prime scelte, che possono sembrare banali ma che rischiano di incidere in maniera significativa sulla futura esperienza d’uso. Scegliere gli interruttori corretti infatti non è semplice, e l’utente ha a disposizione ben 6 alternative, tutte a basso profilo. Abbiamo una serie di opzioni “tradizionali”, con switch Kailh Choc di tipo marrone (tattile), rosso con forza di attuazione di 50 grammi, rosso Pro con forza di 35 grammi e bianchi (rumorosi) ma chi predilige la massima silenziosità può optare per due modelli, Cherry Blossom da 30 grammi e Plum Blossom da 45 grammi, sviluppati in collaborazione con Kailh ed esclusivi per questo brand.
Nell’ottica di una soluzione estremamente silenziosa abbiamo optato per i Cherry Blossom (anche se preferiamo il suono più confortevole degli switch blu), che però si sono rivelati decisamente troppo leggeri per le nostre abitudini. Dopo un paio di settimane di progressi decisamente sconfortanti abbiamo contattato MoErgo che ci ha gentilmente inviato i ricambi con gli switch Plum Blossom, più “pesanti” e quindi più semplici da gestire.
Non è stato necessario saldare i nuovi switch, visto che MoErgo ci ha inviato la metà inferiore del guscio con gli switch già saldati, ma il costo per l’utente finale è di quasi 190 euro, quindi vi consigliamo di ponderare bene la vostra scelta e di documentarvi bene in Rete prima di procedere a un eventuale ordine.
La personalizzazione non finisce certo qui, e potete notarlo leggendo l’elenco di quello che è compreso nella confezione di vendita. Oltre alla tastiera infatti trovate una lunga serie di accessori che permettono di regolare l’altezza della struttura della tastiera, con piedini e adattatori di ogni tipo. Il tutto con una custodia da viaggio ideale sia per trasportare la tastiera che per riporla quando non è in uso.
Tra gli accessori trovate una serie di “piedini” per regolare l’altezza e l’inclinazione della tastiera, piedini in gomma, viti, tasti bianchi e una serie di anelli in gomma per conferire una maggiore stabilità ai sostegni ed evitare scivolamenti durante l’uso. Grazie a tutti questi elementi potete cambiare l’inclinazione della tastiera, alzarne un lato o l’altro, cambiare l’inclinazione frontale, alzarla o abbassarla magari per adattarsi meglio ai braccioli ma c’è anche chi ja montato le due estremità direttamente sui braccioli della sedia, per avere una postazione da lavoro unica.



Nel nostro caso, dopo alcuni tentativi, abbiamo rilevato che la configurazione originale, con tutti i piedini al minimo, è la più confortevole, ma in questo caso si tratta ovviamente di una valutazione soggettiva che potrebbe non rispecchiare le scelte di altri utenti.
Le possibilità di adattare MoErgo Glove80 non finiscono certo qui, visto che con il Layout Editor e alla piattaforma ZMK .potrete decisamente cucire la tastiera sulle vostre esigenze. Potete infatti rimappare qualsiasi tasto, partendo da una serie di layout predefiniti o creandone uno completamente vostro. E se contate che potete aggiungere altri layer, attivabili con una sequenza di tasti, capirete come sia possibile rendere davvero unica la tastiera.
Potete avere un layer per la scrittura, uno per la programmazione, uno per l’editing video e così via, il solo problema potrebbe essere legato alla vostra memoria nel posizionamento dei tasti. I primi tre layer sono preimpostati, ma possono ovviamente essere modificati, ma l’utente ha la possibilità di aggiungerne una quantità virtualmente illimitata. Il tutto è spiegato in maniera chiara ed esaustiva nella guida online, con la possibilità di salvare i layout, scaricarli e riutilizzarli al momento del bisogno.
Sono davvero tante anche le possibilità per i programmatori, che possono creare scorciatoie, piccoli script, automazioni, per velocizzare l’inseirmento del codice o le operazioni più ripetivive, il tutto con una interfaccia semplice e intuitiva.
Curva di apprendimento ripida e lunga
Fin qui dunque sembra tutto apparentemente facile ed entusiasmante, e in effetti le possibilità di adattare la tastiera alle proprie esigenze è impressionante. Quando si comincia però a picchiare sui tasti, iniziano gioie e dolori. Scordatevi di approcciare a MoErgo Glove80 come fareste con una normale tastiera, perché rischiate di odiarla dopo mezza giornata.
Il metodo migliore, che ci ha suggerito lo stesso produttore, è quello di ritagliarsi 30 minuti al giorno (anche di più se ne avete la possibilità) da dedicare all’apprendimento, per fare in modo di acquisire la giusta manualità e dimestichezza, oltre ad abituare mani e cervello a un modo completamente diverso di digitare. Per ottenere risultati migliori è poi consigliatissimo utilizzare un sito o un’app dedicata all’apprendimento della tastiera, proprio come se foste dei princiapianti.
Sicuramente non è piacevole, magari dopo 20-30 anni che picchiate regolarmente sui tasti, dover premere sequenze più o meno interminabili degli stessi tasti, ma è indispensabile per fare in modo che dita, cervello e muscoli possano trovare il corretto affiatamento. Le prime 8-10 lezioni, almeno nel nostro caso, sono state decisamente frustranti e abbiamo raggiunto a malapena le 15-20 parole al minuto, considerando però l’utilizzo ripetuto degli stessi tasti, senza punteggiatura o caratteri speciali.
Uno degli svantaggi di dedicare 30-40 minuti al giorno agli esercizi contribuisce certamente a rendere più lunga la curva di apprendimento, ma se avrete la possibilità di aumentare il tempo degli esercizi, allora potrete sperare di migliorare più rapidamente. Nel nostro caso ci sono voluti circa 4 mesi prima di riuscire a scrivere in maniera soddisfacente, il che significa circa 40 parole al minuto (non parliamo di esercitazioni con singole lettere ma della stesura di un testo vero e proprio).








Si tratta a nostro avviso del valore minimo per poter apprezzare una simile soluzione, ma allo stesso tempo è un dato che non può essere considerato sufficiente per chi fa della scrittura il proprio lavoro. Soprattutto perché la parte più complessa non è quella di scrivere ma quella di utilizzare caratteri speciali, effettuare operazioni come copia/incolla, sostituzione ripetuta di caratteri, tutte cose che richiedono l’uso di tasti che non si trovano nella stessa posizione di una tradizionale tastiera, per ovvi motivi di spazio e design.
Se poi ci aggiungete che MoErgo Glove80 è una tastiera ortolineare, con tutti i tasti allineati a griglia e non sfalsati come su una tastiera normale, e che i tasti sono disposti su una sorta di pozzo, con i vari caratteri ad altezze leggermente diverse, risulta evidente come le variabili in gioco siano davvero tantissime e padroneggiare questa tastiera in maniera soddisfacente non sia proprio facile.
Intendiamoci, la disposizione ortolineare e i tasti posizionati su una base che ricorda una calotta sferica, sono una scelta quasi obbligata per riuscire a ridurre al minimo lo spostamento di ogni singolo dito, limitando la fatica e i possibili disagi a tendini e articolazioni, ma sono anche il più grande ostacolo da superare. Non insormontabile ma complesso, e a meno che non abbiate una predisposizione naturale, una grande pazienza o una elasticità mentale molto elevata, è probabile che finirete per non apprezzare appieno questa tastiera. Almeno per quando riguarda la parte funzionale, visto che sul software e sulle sue immense potenzialità non abbiamo nulla da eccepire.



Considerazioni finali
MoErgo Glove80 non è una tastiera per tutti, ma questo lo si capisce fin dal primo sguardo. Riuscire a padroneggiarla in maniera dignitosa richiede parecchio tempo o una naturale predisposizione all’utilizzo di un prodotto altamente ergonomico. Imparare a dominarla è una questione per pochi, per chi ha quella elasticità mentale di riuscire ad azzerare anni e anni di abitudini sbagliate o per chi ha imparato fin dai primi approcci con una tastiera a utilizzare correttamente tutte e 10 le dita per scrivere.
Se fate parte di questa cerchia ristretta potrete godervi un’esperienza unica, chi cerca una tastiera ergonomica per risolvere qualche malanno fisico fa sicuramente meglio a cercare una risposta altrove, soprattutto se non è pronto a investire parecchio tempo per padroneggiarla a dovere.
Pro:
- ampiamente personalizzabile
- può essere completamente wireless
- ricca dotazione di serie
Contro:
- curva di apprendimento terribile
- non è adatta a tutti
- prezzo elevato
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