Coloro che sono appassionati di computer e vogliono assemblarne uno tutto da soli spesso si trovano di fronte al dilemma del tipo di raffreddamento: utilizzare semplicemente ventole per un raffreddamento ad aria oppure utilizzare radiatori e pompe per un raffreddamento ad acqua? Ebbene, in futuro il dubbio potrebbe farsi ancora maggiore grazie ai sistemi di raffreddamento con cristallo.

Sviluppato dai ricercatori dell’Università di Dallas, in Texas e dell’Università dell’Illinois, il cristallo sintetico di arseniuro di boro promette di mantenere basse le temperature di esercizio delle varie componenti del PC (CPU e GPU comprese) anche con carichi di lavoro pesanti.

I cristalli di arsenuro di boro sono stati sintetizzati usando una tecnica chiamata trasporto di vapore chimico“, ha detto il ricercatore Qiye Zheng. “Il boro elementare e l’arsenico sono combinati mentre si trovano nella fase aeriforme e poi si raffreddano e si condensano in piccoli cristalli. Abbiamo combinato un’ampia caratterizzazione dei materiali e la sintesi trial-and-error per trovare le condizioni che producono cristalli di qualità sufficientemente alta“.

A differenza degli attuali sistemi di raffreddamento, questo cristallo sintetico non ha parti meccaniche in movimento, non richiede energia per funzionare e non contiene liquidi. Si tratterebbe quindi di un raffreddamento passivo, fino a ora ottenuto solo attraverso heatpipe su dispositivi con SoC ARM o CPU Intel di serie U.

Nonostante sembra che vi siano solo lati positivi, è sempre meglio tenere a mente che si tratta ancora di una ricerca di laboratorio. Di fatto, prima che la tecnologia venga brevettata, apprezzata dai produttori, personalizzata per una produzione di massa sostenibile e quindi immessa sul mercato potrebbero passare anni.

Inoltre, dal momento che i dispositivi moderni 2-in-1 e laptop tendono a scaldare sempre meno grazie ai processi produttivi delle CPU e delle GPU a 14, 10 e 7 nm, il raffreddamento a cristallo potrebbe trovare spazio principalmente sul fronte server.