In una settimana ricchissima di novità per via del Computex 2018, in cui Asus, Lenovo e Intel hanno calamitato la maggior parte dell’attenzione del pubblico, Microsoft ha deciso di aggiungere la ciliegina sulla torta presentando i nuovi Windows Collaboration Displays.

Simili a un Surface Hub, questi nuovi dispositivi intendono consentire agli utenti di lavorare con una maggiore flessibilità nella collaborazione, con prodotti Microsoft quali Office 365, Teams, Outlook e Whiteboard.

Ma a differenza di Surface Hub, i Windows Collaboration Displays non sono un PC all-in-one. Questi sono solo display che sono pensati per funzionare in abbinata con PC Windows 10. Inoltre, non portano con se la versione personalizzata di Windows 10 che si ottiene su Surface Hub chiamata Windows 10 Team.

Come avete potuto capire, non si tratta di un prodotto pensato per l’utenza consumer o per la piccola impresa. Lo scopo è quello di permettere a designer e creativi di interagire fra loro al fine di portare a termine progetti e lavori in maniera più rapida e con una qualità superiore.

I primi Windows Collaboration Display verranno prodotti da Sharp e Avocor. La società non è andata troppo oltre nei dettagli su questi nuovi dispositivi (non sappiamo se supportano l’input touch, non sappiamo di quali porte di espansione dispongono, non sappiamo la qualità della webcam abbinata ecc.), ma dovremmo scoprirne di più domani.

I dispositivi Surface Hub di terze parti non si sono presentati sul mercato, nonostante Surface sia un marchio ambizioso per gli OEM, quindi i Windows Collaboration Displays potrebbero essere l’anello mancante della catena.