Chrome OS si è evoluto nel tempo dall’essere un semplice sistema operativo basato su un browser web fino a diventare un OS completo, con supporto alle app Linux e alle app Android. Sfortunatamente però, non tutti i Chromebook hanno lo stesso trattamento in merito a questi “supporti extra”.

Il supporto delle app di Linux ha portato lentamente nuovi livelli di produttività desktop ai Chromebook sia nuovi che vecchi. Nel mese di agosto, abbiamo riferito che una vasta serie di Chromebook non avrebbe purtroppo mai ricevuto questa funzione. Uno di cui non eravamo sicuri, il Chromebook Pixel lanciato da Google nel 2015, potrebbe però ricevere questa boccata di vita a giudicare dalle nuove modifiche al codice.

Google ha documentato tre motivi principali per cui un dispositivo Chrome OS non sarebbe in grado di supportare le app Linux tramite il “Project Crostini”:

  • Il primo è che alcuni processori Intel Atom non hanno il supporto di virtualizzazione necessario.
  • Il secondo è che la virtualizzazione è un’operazione non standard per processori ARM a 32 bit.
  • Il problema finale è che il supporto per le app di Linux richiede una versione più recente del KVM del kernel Linux, trovata nelle versioni Linux superiori alla 3.14.

Questo terzo difetto è fondamentale per il Chromebook Pixel 2015, che gira sul kernel Linux in versione 3.14. Ma mentre molti altri Chromebook sulla versione 3.14 erano inclusi nell’elenco di dispositivi incompatibili, il Chromebook Pixel 2015 non lo era.

Un nuovo commit pubblicato sulla gestione del codice sorgente di Chromium ci offre il primo sguardo su come Google potrebbe portare le applicazioni Linux sul Chromebook Pixel 2015 senza trasferire le nuove funzionalità KVM al kernel precedente.

L’obiettivo di questo nuovo progetto sembra essere quello di portare una nuova versione del kernel Linux in “Samus” (il nome in codice interno per il Google Chromebook Pixel 2015).