Oltre a essere conosciuto come il browser web più diffuso al mondo e uno dei più completi grazie alle sue estensioni, Google Chrome è anche conosciuto, soprattutto nella sua versione desktop, come uno dei più esosi in termini di risorse energetiche e di RAM. Lo sviluppo di Google Chrome però potrebbe aver appena subito una deviazione verso un futuro in cui le risorse richieste saranno minime e i rallentamenti del tutto assenti.

“Never-Slow Mode”, come gli ingegneri della società lo chiamano sul Chromium Gerrit, avrà lo scopo di bloccare l’utilizzo delle risorse alle pagine e agli script pesanti (come ad esempio le pubblicità). Lo sviluppatore Alex Russell descrive la funzione della nuova modalità come segue:

“Aggiungere – enable-features=NeverSlowMode per far rispettare paletti di risorse e mantenere pulito il thread principale. 

Blocca attualmente script di grandi dimensioni, imposta budget per determinati tipi di risorse (script, font, css, immagini), disattiva document.write (), clobbers sync XHR, abilita i suggerimenti client pervasivamente e memorizza le risorse senza set di `Content-Length`. I limiti vengono reimpostati sull’interazione (facendo clic / toccando / scorrendo). Le attività di script lunghe (> 200 ms) interrompono l’esecuzione di tutte le pagine fino all’interazione successiva.”

Limitando l’utilizzo delle risorse per i siti pesanti, Google potrebbe potenzialmente rendere Chrome (e tecnicamente anche Microsoft Edge, visto che la prossima versione sarà basata su Chromium) un po’ più veloce. Data la natura sperimentale della flag tuttavia, la pagina indica che la funzione potrebbe interrompere in modo silenzioso alcuni contenuti nella sua forma corrente. Con un po’ più di tempo per lo sviluppo e l’ottimizzazione potrebbe diventare una vera e propria funzione di cui gli utenti non ne potrebbero fare a meno.