Quando un’azienda decide di rinnovare un prodotto di successo, non è facile trovare il giusto equilibrio tra l’introduzione di novità significative e il mantenimento dei punti di forza. Con il Roborock Qrevo Curv 2 Pro, l’azienda sembra aver centrato l’obiettivo. Questo robot aspirapolvere e lavapavimenti non solo perfeziona le caratteristiche iconiche che hanno reso la serie Curv un successo, ma integra anche funzionalità avanzate che lo rendono una soluzione di pulizia domestica ancora più completa ed efficiente.

Design, costruzione e caratteristiche

Roborock Qrevo Curv 2 Pro è un robot aspirapolvere e lavapavimenti che, come i precedenti, punta tutto sul design curvato e non lineare della stazione e sulla peculiarità di nascondere totalmente il dispositivo quando è a riposo. La stazione misura 45 x 45 x 45 cm mentre il robot a forma circolare è pari a 35,2 x 35,2 x 7,98 cm.

Il primo punto da notare è il profilo ribassato: Curv 2 Pro è progettato per rimanere sotto gli 8 cm di altezza (circa 7,98 cm), ma senza rinunciare al LiDAR. Il trucco è il modulo LDS retrattile (RetractSense), ovvero la torretta, che si alza quando serve la scansione a 360° e si abbassa per passare sotto i mobili bassi. È un approccio tipico dei top di gamma e, nella pratica, risolve il classico compromesso tra mappatura precisa e spazi stretti. A tal riguardo la torretta è affiancata da luce LED frontale, camera RGB e laser laterale, un mix che oltre a navigare in maniera precisa serve a riconoscere oggetti bassi e irregolari (cavi, calzini, piccoli giochi), migliorare l’aggancio ai bordi e leggere meglio il contesto attorno ai mobili.

Recensione Roborock Qrevo Curv 2 Pro: il robot che unisce tecnologia e design 8

La scocca mantiene linee pulite e accessi pratici ai vani principali: coperchio superiore per la manutenzione ordinaria e moduli inferiori facilmente smontabili per pulizie più approfondite. Il telaio invece adotta un sistema di adattamento meccanico (AdaptLift): il robot può variare l’altezza d’assetto per uscire da piccoli incastri, affrontare tappeti a pelo lungo (alzandosi di circa 3 cm) e superare soglie fino a 4 cm. L’idea è dare continuità di percorso anche in case con dislivelli e porte‑finestra pronunciate, così da ridurre al minimo i “recuperi manuali”. La geometria delle ruote e la distribuzione dei pesi contribuiscono a mantenere stabilità quando l’assetto cambia, per limitare slittamenti e impuntamenti su superfici difficili.

Sotto la scocca troviamo una dotazione pensata per ambienti “vivi” come ad esempio la spazzola centrale DuoDivide anti‑groviglio su peli e capelli; a supporto lavora la laterale FlexiArm Arc, estensibile e anch’essa progettata per ridurre gli intrecci. Questa combinazione punta a migliorare la raccolta lungo i bordi senza trascinare lo sporco verso l’esterno, con un effetto pratico sulla quantità di residui negli angoli. La sezione lavante impiega doppi mop rotanti (circa 200 rpm) con pressione dichiarata 8–12 N e sollevamento di 15 mm: parametri che indicano una buona aderenza al suolo e la possibilità di alzare i pad quando non devono toccare il pavimento.

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Una caratteristica interessante è la capacità di Curv 2 Pro di sganciare automaticamente i mop quando vengono richieste specifiche modalità di pulizia che non richiedono il lavaggio, come ad esempio la sola aspirazione. Questo evita di portarli in giro, utilizzarli o sporcarli. Invece, se durante un processo di lavaggio incontra un tappeto, è in grado di sollevare entrami i mop per evitare il contatto e quindi di bagnarlo.

Grazie poi alla tecnologia edge mopping la copertura dei bordi è avanzata, ovvero pensata per ridurre i residui lungo muri e spigoli. In più, la spazzola centrale aiuta a non ridistribuire sporco umido sui pavimenti appena lavati.

Passando alla stazione, la dock multi‑funzione lava i mop con acqua calda a ~100 °C, li asciuga a ~55 °C (con cicli rapidi nell’ordine di un paio d’ore), gestisce lo svuotamento automatico della polvere, il rabbocco del serbatoio dell’acqua interno al robot e l’autopulizia del vassoio. Inoltre, nella versione RDS è previsto l’erogatore automatico di detergente.

Come pulisce il Roborock Qrevo Curv 2 Pro

In aspirazione, la piattaforma HyperForce da 25.000 Pa ha la potenza per raccogliere di tutto: polvere fine, briciole, residui negli interstizi e lungo i battiscopa. La spazzola DuoDivide lavora in sinergia con la laterale FlexiArm Arc per limitare i grovigli: un plus concreto se convivete con animali o persone con capelli lunghi. La promessa è ridurre gli interventi manuali di pulizia delle spazzole e mantenere prestazioni più costanti anche dopo sessioni lunghe. Nei passaggi su fughe e giunti, la combinazione di pressione al suolo e potenza aspirante aiuta a “staccare” lo sporco fine che tende a sedimentare.

Sul lavaggio, nel nostro test con caffè rovesciato ha pulito al secondo tentativo: i mop lavorano con buona pressione e si sollevano quando serve e mirano a un compromesso tra copertura e delicatezza. In scenari comuni (impronte, aloni leggeri, schizzi secchi), la rotazione continua e il mantenimento dell’umidità, grazie al serbatoio dell’acqua interno al robot e alla rigenerazione in dock, aiuta a evitare aloni e riduce le passate necessarie. È presente la logica di ripasso/rilavaggio automatico in base al tipo di sporco rilevato: utile nelle aree ad alto traffico (ingressi, cucine). Come abbiamo detto l’attenzione ai bordi e agli angoli è affidata al sistema di edge mopping che nei nostri test ha funzionato bene: il mop raggiunge discretamente gli angoli e i bordi, con poca polvere residua anche su zoccolini irregolari e spigoli vivi.

La gestione dei tappeti è tra i punti curati: fra sgancio pad automatico nelle modalità dedicate e sollevamento quando serve, superando efficacemente i nostri test. Per massimizzare i risultati consigliamo di abilitare nell’app l’opzione “prima i tappeti”, così li tratta per primi e poi passa ai pavimenti duri senza rischi di bagnatura. L’AdaptLift aiuta inoltre nel passaggio da duro a tessile e nelle soglie importanti, mentre la trazione elevata è tornata utile più volte per uscire da nastri e tappeti kilim più spessi. Il risultato è stata una maggiore continuità di percorso senza dover rimettere mano alla mappa o spostare tappeti a ogni sessione. Infine, il profilo ribassato e la torretta retrattile hanno permesso di entrare sotto mobili attorno ai 10 cm: qui la differenza pratica si sente, specie lungo il bordo anteriore di divani e letti, dove in genere si accumula la polvere.

Se vi interessa la silenziosità operativa, la piattaforma a mop rotanti e l’ottimizzazione dei flussi d’aria aiutano a contenere le tonalità più fastidiose; il suono percepito resta legato alla potenza impostata e ai cicli della dock (lavaggio/asciugatura), ma la gestione automatica consente di programmare i momenti più rumorosi in orari comodi, limitando l’impatto nella vita domestica.

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Navigazione e riconoscimento ostacoli

La mappatura è ottimizzata per costruire piantine precise, con gestione di multi‑piano, stanze, zone e no‑go. L’aggancio ai bordi è più deciso rispetto a robot con sola camera frontale e l’insieme di sensori aiuta a diminuire le “zone cieche” tipiche attorno ai mobili con basi rientranti. Nei corridoi o nelle stanze con geometrie complesse, l’algoritmo traccia pattern ordinati e prevedibili, così riduce le sovrapposizioni inutili.

L’evitamento ostacoli è gestito dalla Reactive AI: per stressarlo abbiamo inserito ostacoli “difficili” (cavi sottili scuri, calzini ecc.) di norma rallenta e aggira, può sfiorare/trascinare leggermente i tessili (calzini) con stop e segnalazione in app, e corregge la rotta con oggetti lucidi/riflettenti.

App e funzioni smart

L’app Roborock (disponibile per iOS e per Android) consente la gestione avanzata di mappe, routine per stanze/zone, programmazioni, passate singole o ripassi, modalità dedicate (“solo aspirazione”, “prima i tappeti”, mappatura rapida). Le no‑go zones e le barriere virtuali servono per escludere aree sensibili (ciotole, cavi, tappeti pregiati) e affinare i percorsi. È possibile definire sequenze per priorità (es. prima cucina, poi soggiorno) e creare scenari ricorrenti (dopo cena, pre‑ospiti) che potete collegare all’assistente vocale.

Sul fronte automazioni, spiccano le notifiche di manutenzione (mop, filtri, sacchetto), i livelli dell’acqua e (se acquistate la variante RDS) il dosatore automatico di detergente, che miscela il prodotto senza interventi manuali. Completano il quadro l’assistente vocale “Hello Rocky”, utile per comandi di base a mani occupate, e la videochiamata dal robot, che trasforma l’unità in una piccola camera mobile per un check rapido della casa. Per chi integra il robot in un ecosistema smart home più ampio, la presenza di routine e automazioni permette di incastrare la pulizia con altri eventi (chiusura serrande, uscita di casa) per una gestione davvero “hands‑off”.

Un accenno alla manutenzione: la rigenerazione dei mop in dock, l’autosvuotamento e le notifiche riducono l’attrito nell’uso quotidiano. Restano comunque i consumabili (mop, filtri, sacchetti, eventuale detergente), che è bene tenere sotto controllo per non vedere degradare le prestazioni nel tempo. La buona notizia è che l’app vi ricorda quando intervenire, così evitate “buchi” di manutenzione.

Prezzo, dove acquistarlo e conclusioni

Roborock Qrevo Curve 2 Pro è un prodotto che conferma la bontà dei modelli precedenti senza stravolgere l’essenza di questa gamma. Vengono mantenuti il design iconico, adattabile a molti ambienti, unito a un profilo ribassato per adattarsi a tutti gli ambienti e a tecnologie recenti come l’elevata capacità di aspirazione o la gestione intelligente dei mop. Non da meno l’affidabilità dell’app che risulta curata e completa.

È disponibile in Italia a partire dal 2 ottobre 2025 al prezzo di listino di 1299 euro in offerta lancio a 1099 euro, per l’acquisto potete affidarvi allo store ufficiale Roborock, ai principali e‑commerce come ad esempio Amazon e alle catene retail di elettronica come Unieuro e MediaWorld.

Pro:

    • Design curvo con dock che nasconde il robot
    • Profilo ribassato (<8 cm) con torretta LiDAR retrattile
    • Potenza di aspirazione elevata
    • Dock multifunzione: lavaggio ad acqua calda, asciugatura, autosvuotamento e detergente (versione RDS)
    • Navigazione precisa con Reactive AI e sensori multipli

Contro:

    • Prezzo elevato
    • Cicli di lavaggio/asciugatura dock un po’ rumorosi
    • Non sempre impeccabile su macchie ostinate (serve più passaggi)

Voto finale:

8.2