Il cambiamento di mentalità che vi è stato dopo lo scandalo #dieselgate per Volkswagen è stato a dir poco massiccio. Da allora infatti, i piani per la transizione dalle auto con motore a combustione alle auto elettriche sono stati rafforzati come non mai, tanto che il CEO dell’azienda, Herbert Diess, ha indicato la volontà di produrre 50 milioni di auto elettriche.
All’inizio di quest’anno, il CEO ha rivelato di essersi impegnato a spendere 25 miliardi di dollari in batterie da un certo numero di fornitori, tra cui Samsung e LG Chem. Ora quei piani potrebbero accelerare, se tutto andrà bene in una riunione del consiglio di amministrazione della VW questo venerdì.
A prima vista, 50 milioni di auto elettriche sembra un numero enorme, ma dovrebbe essere fattibile. Più di 50 milioni di veicoli basati sulla piattaforma MQB del Gruppo VW sono stati costruiti da quando la piattaforma modulare a trazione anteriore è stata adottata nel 2012, e sappiamo che è prevista una vertiginosa serie di modelli elettrici per la piattaforma MEB, fra cui uno dal costo base di appena 23.000 dollari.
Certo è che l’adozione massiccia di auto elettriche senza un piano di sviluppo per le infrastrutture complementari rischia di far collassare la rete elettrica. Di fatto, aggiungere milioni di auto alla rete elettrica senza prima averla potenziata (magari con stazioni di ricarica autosufficienti che sfruttano il sole e il vento) potrebbe rivelarsi un disastro.
Enel ricordiamo che in Italia ha previsto l’installazione di ben 14.000 colonnine di ricarica entro i prossimi 5 anni.
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