Quando è arrivato il Palma 2 Pro, siamo tornati automaticamente con la mente al primissimo Palma (qui la nostra recensione completa). Era piccolo, curioso, quasi acerbo. Ma aveva una cosa che nessun altro aveva: entrava nella tasca del jeans senza chiedere permesso. Le dimensioni e la forma lo rendevano perfetto anche nelle situazioni più improbabili, tipo in coda al supermercato, o nei cinque minuti rubati tra una riunione e l’altra.

Poi è arrivato il Palma 2 (qui la nostra recensione), più maturo, più serio, con quella sicurezza di chi sa di fare una cosa sola, ma la fa bene. Un piccolo guerriero del bianco e nero, perfetto per leggere, perfetto per restare fuori dalle grinfie del telefono. Il Palma 2 Pro, già dal nome, annuncia che vuole cambiare ritmo. E dopo averlo provato, possiamo dire che quel “Pro” non è un’etichetta messa lì per caso. È un invito. A cosa? A far diventare questo oggettino tascabile qualcosa di più di un e-reader, senza però perdere quella leggerezza mentale che ci aveva fatto innamorare dei modelli precedenti.

Lo schermo a colori

La prima cosa che colpisce è ovviamente il colore. Non è un colore “urlato”, non vuole stupire con tinte vivide o contrasti da pannello OLED. È un colore educato, un po’ vellutato, quasi timido. Per apprezzarlo serve un filo di luce frontale attiva, perché tende a rimanere sul versante scuro. Ma quando lo si accende nella giusta condizione, restituisce un piacere che il Palma 2 non potrà mai dare: copertine che finalmente hanno un’anima, fumetti che smettono di sembrare fotocopie, anche se le dimensioni dello schermo sono davvero al limite per la lettura di fumetti, app che diventano meno grigie e più riconoscibili. È una di quelle differenze sottili che non ti cambiano la vita, ma ti cambiano la sensazione d’uso. Quella sì.

Recensione BOOX Palma 2 Pro, stavolta è davvero un telefono (quasi, almeno) 1

Il secondo salto, forse il più importante, è che qui Android non è un accessorio: è un cittadino a pieno titolo. Con il Palma originale dovevamo avere pazienza. Con il Palma 2 ci eravamo detti “ok, ci siamo quasi”. Il Palma 2 Pro, però, gira l’angolo: Android 15, fluido, rapido, finalmente abbastanza comodo da usare anche con uno schermo E Ink.

Android con annessi e connessi, con il Play Store da cui scaricare qualsiasi applicazione. Così se in passato avete avuto e-reader delle serie Kindle o Kobo, potete scaricare le rispettive applicazioni e non perdere i libri già acquistati. Un vantaggio non da poco, a cui si unisce la possibilità di avere tutte le app che utilizzate normalmente. Senza i giochi, che su un e-ink sono sempre difficili, nonostante l’ottimo lavoro fatto dal produttore per migliorare il refresh dello schermo.

La connettività che cambia tutto

E poi c’è il 5G. Non serve a tutti, certo, ma nelle giornate in cui vi muovete tanto, avere un dispositivo così leggero, che si aggiorna da solo, sincronizza articoli, apre Gmail, scarica libri o podcast senza cercare un Wi-Fi, è un lusso a cui ci si abitua in fretta. Certo, non può fare le telefonate, non quelle classiche per lo meno.

Però se fate parte di quella schiera di utenti che chiama con WhatsApp, o con altre app di messaggistica istantanea, beh, a quel punto può anche prendere il posto di uno smartphone. Col grande vantaggio di ridurre drasticamente le dimensioni: perdersi in video di TikTok, foto su Instagram o altri social ruba tempo, è sicuramente possibile ma è un’esperienza tutt’altro che gratificante, da utilizzare solo come extrema rato, quando la noia pende il sopravvento.

Una cosa che ci ha sorpresi è quanto Palma 2 Pro riesca a mantenere vivo quel rapporto spontaneo che avevamo con i primi Palma. Si infila in tasca nello stesso modo, lo si tira fuori con la stessa naturalezza, ha quel “prendimi e leggimi un attimo” che nessun e-reader tradizionale ti dà. Ma allo stesso tempo è evidente che è cresciuto. L’interfaccia è più pulita, i comandi fisici rispondono meglio, la reattività generale è più asciutta, più moderna. Non abbiamo mai avuto la sensazione di “doverci adattare”. È lui che si è adattato a noi. Soprattutto quando abbiamo deciso di utilizzarlo come uno smartphone, rinunciando alle chiamate tradizionali ma avendo a disposizione tutte le applicazioni tipichie di uno smartphone, con l’interfaccia a colori che resta comunque una priorità.

Il supporto alla penna è un’aggiunta interessante, anche se non è la funzione che useremo di più. Serve per sottolineare, scarabocchiare, aggiungere appunti al volo su PDF o documenti di lavoro. Non è un Note Air in miniatura, non vuole esserlo, ma è un piccolo strumento in più che dà la sensazione di avere tra le mani un oggetto più completo, non solo un lettore evoluto. Peccato solo che la cover protettiva non abbia un aggancio solido ma si affidi sul magnete per tenerlo fissato. Un modo facile e sicuro per perderla.

Il confronto con Palma 2

Il confronto mentale con BOOX Palma 2 è inevitabile, e anzi necessario. Se quello che volete è leggere romanzi, saggi, articoli infiniti senza distrazioni e con la massima nitidezza possibile, il Palma 2 rimane imbattibile. Il contrasto del bianco e nero resta più pulito, più deciso, più piacevole per la lettura lunga. Ma se oltre al testo volete anche fumetti, documenti con grafici, app leggere, un po’ di produttività e un filo di colore per distinguere visivamente i contenuti, il Pro vince. E non di poco. È una questione di identità: Palma 2 è monastico, Palma 2 Pro è un esploratore.

L’autonomia, nonostante il 5G, continua a essere notevole. Se lo si usa soprattutto per leggere, la batteria sembra quasi inesauribile. Se invece lo si tratta come una sorta di  “smartphone E Ink”, la durata scende, ma resta comunque superiore a qualunque telefono in modalità sempre attiva. Merito dello schermo, merito del sistema operativo ben ottimizzato, merito del fatto che Palma 2 Pro non vuole distrarvi: vuole farvi leggere. In questi casi abbiamo superato senza alcun problema i due giorni, con una carica residua che con un po’ di attenzione ci avrebbe portato anche alla sera del terzo giorno.

In tutto questo, il prezzo è il suo vero tallone d’Achille. Costa tanto, e non lo nascondiamo. È un prodotto di nicchia, per persone che leggono molto e si muovono molto. Però quello che offre, portabilità, libertà d’uso, colore, Android completo, 5G, non lo trovate da nessun’altra parte. Nessuna. È l’unico oggetto sul mercato che prova a fare esattamente questo: infilarsi tra lo smartphone e l’e-reader tradizionale, costruendo una terza categoria. Se vi serve, se vi ci ritrovate, se vi riconoscete in questo stile d’uso, allora il prezzo diventa più comprensibile.

Noi, che avevamo adorato il BOOX Palma originale, non riusciamo a stare senza, tanto che per una buona settimana lo abbiamo utilizzato come dispositivo principale. In questo caso si sente la mancanza di una fotocamera, quella integrata va bene giusto per qualche scatto di emergenza e nulla più.

Conclusioni

Il punto è semplice: Palma 2 Pro non è un e-reader. È un modo di leggere. Un’abitudine nuova. Un piccolo lusso che migliora momenti che spesso viviamo in automatico: l’attesa alla fermata, la pausa caffè, la mezz’ora di treno, il letto prima di dormire quando non vogliamo lo schermo del telefono che ci frigge gli occhi. E in questo, è uno dei dispositivi più particolari e personali che abbiamo provato negli ultimi anni.

Pro:

    • ottima portabilità
    • Android completo e 5G
    • schermo a colori

Contro:

    • immagini leggermente scure
    • prezzo elevato
    • più stancante rispetto al Palma 2

Voto finale:

8.6