Dopo anni di attesa e compromessi poco graditi, anche Steam compie il grande salto verso l’architettura Apple Silicon; la novità, a lungo richiesta dalla community Mac, è arrivata in sordina sotto forma di aggiornamento Beta, ma segna un cambio di passo fondamentale per chi utilizza il popolare client di Valve su Mac con chip proprietari.

Un passaggio tanto atteso quanto inevitabile, considerando che Apple ha ufficialmente annunciato la deprecazione di Rosetta 2 nelle prossime versioni di macOS; sebbene la transizione fosse già nell’aria da tempo, l’aggiornamento distribuito in questi giorni da Valve rappresenta la prima vera versione nativa di Steam per Apple Silicon, con tutti i vantaggi che ne conseguono.

L’ultima versione Beta di Steam diventa nativa per Apple Silicon

Fino ad oggi, come molti utenti della mela sicuramente sanno, Steam ha funzionato su macOS Apple Silicon esclusivamente attraverso Rosetta 2, il traduttore binario integrato nel sistema operativo; una soluzione ponte, utile nella fase di transizione ma non certo ottimale in termini di prestazioni, consumi e reattività. Soprattutto perché gran parte dell’interfaccia utente di Steam è basata su Chromium Embedded Framework, componente che fino ad ora girava in modalità Intel emulata, con tutti i limiti del caso.

Con questa nuova versione Beta invece, Steam diventa un’app universale completamente ottimizzata, ciò si traduce nella pratica in tempi di avvio molto più rapidi, in una navigazione più fluida tra Store, libreria e Community, e in un’interfaccia finalmente reattiva anche nei passaggi più banali, come il cambio di scheda o il caricamento dei giochi.

Valve ha infatti migrato l’intero framework Chromium su architettura nativa, eliminando uno dei principali colli di bottiglia; il miglioramento si percepisce subito, l’esperienza utente è più veloce e meno frustrante, come dovrebbe essere nel 2025 su un sistema moderno.

Chi fosse interessato a provare subito questa versione più scattante e aggiornata del client può farlo in pochi passaggi, abilitando il canale Beta direttamente dall’app Steam su macOS seguendo le seguenti istruzioni:

  • aprire l’app Steam su Mac
  • seguire il percorso Steam -> Impostazioni -> Interfaccia
  • nella sezione Partecipazione alla Beta scegliere la voce Aggiornamento Beta di Steam dal menù a tendina
  • riavviare Steam (verrà scaricata una nuova versione da circa 230 MB)
  • aprire Activity Monitor e controllare che Steam venga mostrato come Tipo: Apple

Una procedura semplice, che permette agli utenti di testare con mano i benefici dell’ottimizzazione nativa.

Il tempismo, inutile negarlo, è perfetto: Apple ha infatti annunciato durante la WWDC 2025 che macOS Tahoe sarà l’ultima versione ufficiale supportata per i Mac Intel, e che Rosetta 2 verrà mantenuta solo fino a macOS 27 in forma limitata e solo per determinati giochi legacy non più aggiornati.

Ciò significa che le app ancora basate su intel andranno incontro a una rapida obsolescenza, specialmente se non verranno aggiornate in tempo per il pensionamento definitivo di Rosetta; in questo contesto la mossa di Valve appare tanto necessaria quanto lungimirante, Steam resta così pienamente compatibile con i futuri aggiornamenti del sistema operativo Apple, evitando un destino analogo a quello di altri software meno aggiornati.

L’arrivo della versione nativa di Steam su Apple Silicon non è solo una buona notizia per i gamer su Mac, ma un segnale chiaro di come l’intero settore stia finalmente prendendo sul serio l’architettura ARM anche nel mondo del gaming; Valve compie un passo che era atteso da tempo e lo fa con discrezione, ma con effetti concreti per la qualità d’uso quotidiana.

Gli utenti Mac possono finalmente godere di un client Steam più veloce, leggero e meglio integrato, senza dover più dipendere da una traduzione in tempo reale per ogni operazione.